FONDO ROTATIVO IMPRESE TURISTICHE: A CHI SPETTA E COME FUNZIONA
Il Fondo Rotativo per le imprese turistiche è una sezione speciale del Fondo rotativo per l’Innovazione (FRI) per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e sostenere gli investimenti di media dimensione nel settore turistico.
L’obiettivo del Fondo Rotativo è quello di finanziare le strutture ricettive impegnate nella riqualificazione energetica, antisismica e nella digitalizzazione, raggiungendo standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.
A chi spetta il Fondo Rotativo per le imprese turistiche
La misura è rivolta ai gestori e i proprietari di attività ricettizia quali:
- Agriturismi
- Stabilimenti balneari e termali
- Strutture ricettive all’aria aperta
- Porti turistici
- Parchi tematici, acquatici e faunistici
L’incentivo potrà essere utilizzato per interventi di:
- Ristrutturazione edilizia
- Riqualificazione energetica e antisismica delle strutture
- Eliminazione delle barriere architettoniche
- Digitalizzazione
- Acquisto di arredi
- Acquisto di piscine termali ed attrezzature termali
Le principali spese ammissibili sono macchinari, impianti e attrezzature – ammissibili per il 100% del loro valore – mentre fabbricati, opere murarie per il 50%.
I progetti da finanziare devono seguire precisi principi di sostenibilità ambientale e digitalizzazione, con importi di spesa tra 500.000 e 10 milioni di euro e devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
Sono previste due forme di agevolazioni:
- Un contributo a fondo perduto massimo del 35%
- Un finanziamento a tasso agevolato al tasso fisso dello 0,50%.
Per le strutture ricettive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna il contributo a fondo perduto è del 10% per le grandi imprese, del 18% per le medie imprese, il 23% per le piccole imprese e 30% per le micro imprese.
Per le strutture ricettive ubicate nelle aree 107. 3C il contributo a fondo perduto è del 5% per le grandi imprese, del 15% per le medie imprese, il 20% per le piccole imprese e 25% per le micro imprese.
Per le strutture ricettive nel resto d’Italia il contributo a fondo perduto è del 5% per le medie imprese e il 15% per le pmi.
È importante sottolineare che il finanziamento agevolato dovrà essere abbinato ad un finanziamento bancario di pari importo e durata, concesso da una banca finanziatrice aderente alla convenzione firmata dal Ministero del Turismo; la somma dei suddetti finanziamenti e del contributo diretto alla spesa, non dovranno superare il 100% del programma ammissibile.
Il finanziamento deve avere una durata compresa tra 4 e 15 anni ed è possibile utilizzare le garanzie del Fondo di Garanzia e SACE e altre garanzie.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° marzo 2023 e fino al 31 marzo 2023 salvo esaurimento anticipato delle risorse. Le domande saranno valutate sulla base dell’ordine di presentazione.
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TOP 50 LIBRO D’ORO 2023 LE FONTI
Investimenti & Finanza Merchant entra nella TOP 50 dell’esclusiva pubblicazione.
Per il secondo anno consecutivo la società guidata da Giuseppe Ursi è stata annoverata tra le 50 eccellenze imprenditoriali italiane che si sono distinte per l’autorevolezza delle decisioni, la rilevanza delle operazioni e dei casi eseguiti e per gli ambiziosi progetti messi in campo.
“ Un prestigioso riconoscimento che ci fa onore e ci gratifica particolarmente in quanto testimonia il nostro impegno per la crescita delle imprese e del tessuto economico locale e nazionale”
Il LIBRO D’RO TOP 50 DI LE FONTI è una prestigiosa pubblicazione che racchiude le eccellenze imprenditoriali , professionali e legali in Italia e nel mondo che si sono distinte per aver affrontato e superato la crisi oltre che per la capacità di influenzare l’economia e il diritto nel nostro Paese.
Sono professionisti e imprenditori, che da nord a sud si sono impegnati a innovare la cultura legale e aziendale, dedicando tempo ed energie alla formazione e all’educazione. Nell’esercizio del loro lavoro, hanno messo al primo posto il benessere del cliente e della società che hanno contribuito a fondare o di cui sono alla guida. Professionisti di lungo corso alcuni, rappresentanti dell’Italia più giovane e innovativa altri.
https://www.lefonti.legal/wp-content/uploads/2023/01/Libro-DOro2022_2023_web.pdf
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LEGGE DI BILANCIO 2023: I PRINCIPALI BANDI, LE PROROGHE E GLI INCENTIVI FISCALI RISERVATI ALLE PMI ITALIANE
Entrata in vigore dal 1 gennaio la manovra economica, del valore complessivo di 35 miliardi di euro, stabilisce la ripartizione dei finanziamenti pubblici prevista per il triennio 2023-2025
a sostegno del tessuto imprenditoriale del Paese.
Di seguito illustriamo le principali novità:
PROROGA CREDITI DI IMPOSTA SUD
Prorogato fino al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise). E’ invece prevista l’estensione fino al 31 dicembre 2023 del credito d’imposta per investimenti nelle ZES (Zone economiche speciali).
Viene inoltre prorogato il credito di imposta maggiorato per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle impreselocalizzate nelle regionidel Mezzogiorno.
Infine si conferma da attuare un credito d’imposta del 70% fino a 1 milione di euro per le spese sostenute nel 2023 relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i Centri Agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
NUOVA SABATINI
Viene previsto il rifinanziamento – con 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 – della Nuova Sabatini. Per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, il termine di 12 mesi per l’ultimazione degli investimenti è prorogato per ulteriori 6 mesi.
RIFINANZIAMENTO FONDO DI GARANZIA PMI
In considerazione del perdurare delle esigenze di liquidità e di investimento delle imprese, sono prorogate al 31/12/2023 le discipline transitorie:
- Importo massimo garantito pari a 5 milioni di euro per esigenze diverse dal sostegno alla realizzazione degli investimenti;
- Esigenze di liquidità derivanti dal rincaro delle materie prime e dei fattori di produzione, al fine di realizzare obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o dei consumi energetici.
BONUS INVESTIMENTI BENI MATERIALI 4.0
Spostato al 30 settembre il termine ultimo per portare a termine gli investimenti 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 (cioè per i quali, a questa data, l’ordine risulti accettato dal venditore e sia stato pagato un acconto per almeno il 20% del costo di acquisizione del macchinario). In questo caso il credito di imposta (non tassato) sarà del 40% fino a 2,5 milioni di euro di investimenti, del 20% per gli importi eccedenti e fino a 10 milioni di euro.
GESTIONE CARO ENERGIA
Le risorse destinate alle misure contro il caro energia ammontano a oltre 21 miliardi. Nel dettaglio, per il primo trimestre 2023 è confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e rifinanziato il credito d’imposta per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali che salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
CREDITO DI IMPOSTA CARBURANTI IN AGRICOLTURA E PESCA
Afavore delle imprese operanti nel settore agricolo, della pesca e agromeccanico è riconosciuto un credito di imposta pari al 20%, per il primo trimestre 2023, relativo alle spese sostenute per l’acquisto del carburante (gasolio e benzina impiegati per i mezzi utilizzati nell’esercizio dell’attività o per il riscaldamento delle serre e/o degli edifici preposti all’allevamento degli animali).
CONTRATTI DI SVILUPPO
Vengono stanziati ulteriori 4 miliardi complessivi nelle annualità dal 2023 al 2037 per il rifinanziamento dei contratti di sviluppo industriale, di trasformazione dei prodotti agricoli, per la tutela ambientale e per lo sviluppo di attività turistiche.
BONUS IPO
Prorogato il credito d’imposta per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa
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LA REPUBBLICA: INTERVISTA A GIUSEPPE URSI DIRETTORE GENERALE INVESTIMENTI&FINANZA MERCHANT
PIANI STRATEGICI MIRATI, CREAZIONE DI VALORE E RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE : GLI STRUMENTI PER SANARE LE PROBLEMATICHE FINANZIARIE AZIENDALI
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Legge di Bilancio 2022
Il testo definitivo introduce importanti novità in materia di Fisco e Lavoro
- Nella legge di bilancio 2022, in vigore dall’1 gennaio dopo il via libera della Camera del 30 dicembre 2021 (con l’ennesima fiducia sul maxiemendamento del governo) e la pubblicazione in gazzetta ufficiale, sono state introdotte numerose misure per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese. Dal sostegno alle imprese attraverso investimenti legati alla transizione digitale e green alle norme antidelocalizzazioni che puntano a tutelare i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori.
A queste misure si affiancano una serie di ulteriori interventi voluti dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per le imprese che intendono investire in Italia o comunque assumere lavoratori dalle aree di crisi.
Ecco le principali misure approvate in via definitiva.
- Incentivi e norma antidelocalizzazioni.
Sono state introdotte misure per i lavoratori di aziende in crisi: un fondo speciale di 100 milioni di euro per favorire il prepensionamento ma anche la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato questi lavoratori. Previste inoltre agevolazioni per l’acquisto di immobili da imprese in crisi. La norma antidelocalizzazione si applicherà alle aziende con più di 250 dipendenti che non risultano in crisi ma che decidono di chiudere una sede, licenziando più di 50 dipendenti.
- Contratti di sviluppo
È stato rifinanziato con 450 milioni di euro lo strumento di politica industriale dei Contratti di sviluppo per agevolare i progetti di investimento a sostegno della competitività.
- Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia
In particolare vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia PMI per 3 miliardi di euro fino al 2027 e la cosiddetta “Nuova Sabatini” con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026.
- Fondo transizione industriale
E’ stato istituito al Mise il fondo per la transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici attraverso agevolazioni alle imprese finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo e l’impiego produttivo di materie prime e di materie riciclate.
- Investimenti 4.0 e per internazionalizzazione
Previsto anche un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.
- Patent box
Cambia la disciplina del Patent box, con la diminuzione del reddito d’impresa, che passa dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo per alcune categorie di beni immateriali. Estesa poi al 30 giugno 2022 la possibilità di trasformare le Deferred tax assets (Dta) in crediti di imposta.
- Riforma Irpef e Irap
La riforma delle tasse prevede la creazione di un sistema a 4 aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il “bonus Renzi” 100 euro che resta per i redditi fino a 15mila euro (primo scaglione Irpef). Il bonus di 1.200 euro l’anno può essere riconosciuto anche per i redditi tra 15mila euro e 28mila euro (secondo scaglione), ma a determinate condizioni.
Tagliata poi l’Irap per imprenditori individuali e professionisti.
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SUPPORTO ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DELLE IMPRESE INNOVATIVE
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo a firma del MISE che disciplina le modalità di impiego di ulteriori 200 milioni di euro destinati dal Decreto Rilancio al Fondo di sostegno al Venture Capital, gestito da Cdp Venture Capital Sgr.
La misura mira a rafforzare le Startup e le PMI innovative che in questo particolare periodo di crisi necessitano di nuovi strumenti di supporto finanziario.
COME FUNZIONANO GLI INVESTIMENTI
Le risorse del Fondo potranno essere erogate fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati, siano essi regolamentati (quindi strutturati come fondi o altri veicoli di investimento) o qualificati (intesi come acceleratori o incubatori, business angel e family office) nel limite complessivo di 1 milione per singola Startup o PMI innovativa.
Attraverso tale Fondo, gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio nazionale potranno segnalare le startup e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito nei 6 mesi antecedenti l’entrata in vigore del Decreto Legislativo Rilancio con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nel rispetto dei requisiti stabiliti dal decreto attuativo.
Al termine del periodo di investimento Il patrimonio del Fondo dovrà risultare investito, in via tendenziale:
PROCEDURE DI SELEZIONE
Nei primi sei mesi di operatività del Fondo è prevista anche una procedura accelerata di valutazione per le imprese già beneficiarie di Smart&Start – strumento di finanziamento gestito da Invitalia – e per le startup e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre del 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019.
BENEFICIARI:
L’investimento sarà orientato sulle start-up e le PMI innovative che soddisfano una serie di requisiti:
- sede legale e attività in Italia.
- non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
- superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
- concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
- sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
- sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
- sulla base di contratti o partnership strategiche
- sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale,non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
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NUOVE RISORSE PER IL FONDO DI GARANZIA PMI
Per il Fondo di garanzia PMI arriva una dotazione di 670 milioni di euro. Le nuove risorse sono assegnate dal decreto fiscale (D.L. n. 124/2019) collegato alla legge di Bilancio 2020 (D.L. 124/2019, art. 41).
PMI e professionisti potranno continuare ad utilizzare questo strumento strategico per ottenere le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti.
Il Fondo è uno strumento strategico per le PMI e i professionisti: mediante la concessione di una garanzia pubblica, permette loro di ottenere le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti e la crescita con costi più bassi.
Nel 2019, il Fondo di garanzia è stato interessato da importanti novità: dal 15 marzo sono cambiate le condizioni di ammissibilità e le disposizioni generali. Sono state ridefinite le modalità d’intervento che vengono articolate in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia, nonché modulate le percentuali di copertura del Fondo e l’importo massimo garantito in funzione della classe di merito e della tipologia di operazione finanziaria. Sono state, inoltre, introdotte anche le operazioni a rischio tripartito, per le quali è prevista un’equa ripartizione del rischio tra soggetto finanziatore, soggetto garante e Fondo.
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In Puglia parte il Minibond per le piccole e medie imprese
Dal 10 settembre 2019 è operativo per le piccole e medie imprese che intendono investire in Puglia lo strumento innovativo dei minibond che favorisce la crescita delle imprese attraverso l’ingresso nel mercato dei capitali.
Il nuovo strumento, voluto dalla Regione Puglia e realizzato dalla società regionale in house Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit, affianca il tradizionale canale bancario con garanzie pubbliche per 25 milioni di euro sviluppando 100 milioni di investimenti.
Saranno finanziate le piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Puglia e non quotate in borsa. I singoli minibond dovranno essere compresi tra 2 e 10 milioni di euro e permetteranno di sostenere investimenti materiali e immateriali e spese in capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.
L’emissione dei minibond è possibile grazie a risorse finanziarie rese disponibili dalla Regione Puglia, attraverso Puglia Sviluppo, gestore degli strumenti finanziari per le imprese, e da investitori istituzionali e professionali che intendono sostenere il progetto.
Il portafoglio di minibond, realizzato da UniCredit in qualità di arranger (l’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di minibond) è costituito da un insieme di prestiti obbligazionari di nuova emissione, aventi una durata massima di 7 anni.
L’impresa interessata ad accedere ai minibond presenta la domanda di candidatura a Puglia Sviluppo che controlla i requisiti, il piano di investimento, svolge altre verifiche e, se l’esito è positivo, lo comunica all’Arranger, cioè all’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di minibond.
UniCredit in collaborazione con l’investitore principale realizza l’analisi di merito sia sull’impresa che sull’investimento e, in seguito, definisce il portafoglio complessivo delle aziende idonee, per un importo totale di 100 milioni di euro.
L’Arranger crea dunque la Società veicolo (Spv) che sottoscrive i minibond e, dopo averli cartolarizzati, li cede agli investitori istituzionali e professionali che li acquistano. Le aziende dunque ricevono dai 2 ai 10 milioni di euro a seconda dell’importo del minibond e possono investire in beni materiali o immateriali, ma anche ottenere sostegno per il capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.
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REGIONE PUGLIA – GLI STRUMENTI DI AGEVOLAZIONE A FAVORE DELLE IMPRESE
La Regione Puglia mette a disposizione delle aziende che investono nel suo territorio, una serie di incentivi mirati e flessibili. Privi di scadenza e con procedura a sportello, gli strumenti sostengono le aziende di ogni dimensione.
Per le grandi imprese sono disponibili i Contratti di Programma che favoriscono sviluppo, occupazione, competitività e attrattività dei territori, finanziando investimenti per macchinari, suolo, opere murarie, ricerca e sviluppo e servizi per l’innovazione.
Le aziende di medie dimensioni sono agevolate dai Pia Medie Imprese. Si tratta di Programmi integrati di agevolazione che creano occupazione, promuovono la stabilità sociale e sviluppano dinamismo economico, sostenendo investimenti per macchinari, suolo, opere murarie, ricerca e sviluppo, servizi per internazionalizzazione, e-business e tutela dell’ambiente.
Ai Pia Medie imprese si affiancano i Pia Piccole imprese che coinvolgono anche le imprese di piccole dimensioni nei processi di sviluppo favorendo gli investimenti in ricerca e innovazione, la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione di prodotti e processi.
Per le piccole e medie imprese già esistenti c’è anche il Titolo II – Capo III che favorisce lo sviluppo delle loro attività economiche, facilitandone l’accesso al credito. Lo strumento supporta anche l’acquisto di suoli, macchinari, impianti e attrezzature e la realizzazione di opere murarie.
Altro intervento rivolto alle Pmi ma con un’attenzione particolare per la tutela dell’ambiente è il Titolo VI – Fondo Efficientamento energetico. La misura consente di salvaguardare l’ambiente riducendo i consumi energetici delle imprese micro, piccole e medie.
La Regione riserva grande attenzione anche a chi desidera diventare imprenditore. Nidi permette a persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro (come giovani, donne, disoccupati, precari etc.) di avviare una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. TecnoNidi offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di start up tecnologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, sia per gli investimenti che per le spese di gestione.
Per favorire l’accesso al credito delle microimprese già costituite c’è poi il Micro-prestito che permette a microimprese e liberi professionisti già operativi e con una buona idea di investimento, ma considerati “non bancabili” perché privi dei requisiti patrimoniali e finanziari, di accedere al credito e investire.
Anche il Turismo, una delle attività più strategiche dello sviluppo economico della Puglia, ha due strumenti di agevolazione dedicati. Per le imprese di ogni dimensione è attivo il Pia Turismo che migliora l’offerta turistica territoriale attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente sia di pregio che in stato di degrado e favorisce la destagionalizzazione attraverso servizi connessi (porti turistici, campi da golf, infrastrutture sportive per eventi agonistici).
Titolo II Turismo – Capo VI permette invece alle Pmi di ampliare, ammodernare e ristrutturare le strutture turistico-alberghiere (inclusi gli alberghi diffusi), ma anche di realizzare o rinnovare stabilimenti balneari e approdi turistici, di creare strutture alberghiere, ristrutturando immobili storici.
Per l’immediato futuro inoltre, sono in cantiere nuovi strumenti, come i Minibond che consentiranno alle piccole e medie imprese di diversificare l’esposizione finanziaria emettendo titoli destinati ad altri investitori.
Per informazioni
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FINANZA AGEVOLATA – CREDITO D’IMPOSTA PUBBLICITA’ 2018
E’ possibile presentare le domande fino al prossimo 22 ottobre.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono beneficiare del credito d’imposta:
- i soggetti titolari di reddito d’impresa
- i titolari di lavoro autonomo
- gli enti non commerciali
che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore complessivo superi di almeno l’1% gli investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione (per stesso mezzo di informazione si intende la tipologia di canale informativo: stampa/emittenti radio-televisive). Nel caso di investimenti pubblicitari su entrambi i mezzi di informazione, l’incremento relativo all’investimento pubblicitario per il quale si chiede il credito d’imposta è verificato e calcolato distintamente in relazione ai due mezzi informativi, in ragione dei rispettivi incrementi percentuali.
AGEVOLAZIONE CONCEDIBILE
Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, PMI e start-up innovative.
Il credito d’imposta liquidato potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, effettuati dal 1° gennaio 2018, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente (investimenti incrementali). In sede di prima attuazione, sono agevolabili anche gli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nel 2016.
MODALITÀ DI ACCESSO ALL’AGEVOLAZIONE
Per l’anno in corso:
• la comunicazione telematica deve essere presentata a partire dal 22 settembre e fino al 22 ottobre 2018;
• per gli investimenti incrementali effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017 la comunicazione va effettuata in modo separato.
Dovrà poi seguire apposita rendicontazione dei costi effettivamente sostenuti.
CUMULO CON ALTRE AGEVOLAZIONI
Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa statale, regionale o europea.
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