NUOVA SABATINI 2020
La Legge di Bilancio 2020 ha rafforzato la Nuova Sabatini disponendo il rifinanziamento, per complessivi 540 milioni di euro nel periodo 2020-2025, dell’agevolazione Beni strumentali messa a disposizione dal Mise con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
La misura è finalizzata alla concessione alle Pmi di:
- finanziamenti agevolati sugli investimenti volti all’acquisto a titolo di proprietà o all’acquisizione in leasing finanziario di beni nuovi materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo;
- un correlato contributo statale in conto impianti determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% per gli investimenti in beni 4.0.
I principali aspetti di rilievo della “Nuova Sabatini” delineata dalla Legge di Bilancio 2020 sono i seguenti:
- il rifinanziamento della misura con destinazione di 105 milioni di euro per l’anno 2020, di 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025;
- il mantenimento del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti in beni 4.0, nella duplice accezione di destinazione di un’apposita riserva del 30% delle risorse stanziate e della maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario;
- la maggiorazione del contributo statale dal 30% al 100% per investimenti in beni 4.0 realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno, con una riserva complessiva per il periodo 2020-2025 di 60 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate;
- l’estensione del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti effettuati dalle Pmi in beni materiali nuovi a uso produttivo e a basso impatto ambientale, con la destinazione di una riserva del 25% delle risorse autorizzate e una maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario.
La “Nuova Sabatini”, come modificata dalla Legge di Bilancio 2020, ha inoltre un ambito applicativo oggettivo esteso agli investimenti produttivi ecosostenibili.
Il contributo statale, nel rispetto delle intensità massime previste dalla normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, è in tal caso maggiorato del 30% rispetto al contributo ordinario, dunque è rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575%.
Ai fini dell’ammissione ai benefici è richiesta dalla fonte primaria una certificazione rilasciata dal fornitore dei beni e dei servizi o da un professionista indipendente, attestante:
- la rispondenza degli investimenti effettuati ai requisiti di ecosostenibilità;
- la quantificazione del relativo impatto.
Inoltre, il Decreto Crescita ha esteso la disciplina agevolativa di sostegno della cd. “Nuova Sabatini” anche alle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che intendano realizzare un programma di investimento.
Il regolamento demandato al Mise, di concerto col Mef, atto a definire gli aspetti operativi della misura di sostengo alla capitalizzazione, non risulta ad oggi ancora adottato.
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Investimenti in Macchinari Innovativi: nuove risorse
Il Bando Macchinari Innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire il passaggio del settore manifatturiero verso il modello dell’economia circolare.
La misura sostiene gli investimenti innovativi che siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
L’intervento agevolativo è stato definito nell’ambito del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate.
La dotazione finanziaria complessiva dello strumento, pari complessivamente a euro 265 milioni, sarà messa a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi, che verranno aperti a distanza di non meno di 6 mesi l’uno dall’altro.
Beneficiari
Micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Settori economici ammessi
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.
Investimenti ammissibili
Programmi di investimento non inferiori a euro 400.000 e non superiori a euro 3.000.000 realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Gli investimenti devono prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Intensità delle agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %.
Il mix di agevolazioni in relazione alla dimensione dell’impresa è il seguente:
- imprese di micro e piccola dimensione: contributo in conto impianti 35% e finanziamento agevolato 40%;
- imprese di media dimensione: contributo in conto impianti 25% e finanziamento agevolato 50%.
Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Le agevolazioni sono erogate dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie.
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NUOVO BANDO ALBERGO DIFFUSO E MICRO-RICETTIVITA’ – REGIONE MOLISE
La domanda deve essere inviata a partire dalle ore 08:00 del 15 gennaio 2019 e non oltre le ore 08:00 del 15 marzo 2019.
PATTO PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE MOLISE – Risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020
LINEA DI INTERVENTO A
Imprenditori del sistema albergo diffuso, di cui alla L.R. N. 7/2014, del turismo rurale e titolari di strutture di micro-ricettività case e appartamenti per le vacanze e affittacamere.
FINALITÀ
Promuovere e qualificare lo sviluppo del turismo sostenibile in Molise attraverso il finanziamento di progetti volti al potenziamento, miglioramento e riqualificazione dell’offerta turistico-ricettiva afferente al “sistema albergo diffuso” e alla micro-ricettività gestita sotto forma d’impresa.
SISTEMA ALBERGO DIFFUSO
Struttura ricettiva aperta al pubblico, diretta a fornire alloggio, somministrazione di cibi e bevande e servizi di tipo alberghiero, composta da almeno sette unità abitative.
- Possono assumere la definizione di “albergo diffuso” le strutture ricettive caratterizzate
dal fornire alloggi in stabili separati collocati a breve distanza da un edificio centrale nel quale sono offerti servizi di ricevimento, ambienti comuni ed altri eventuali servizi accessori.
SISTEMA TURISMO RURALE
- Le attività ricettive e di ristorazione svolte in immobili già esistenti, ubicati in aree rurali, o in centri abitati, frazioni o borghi posti al di fuori del capoluogo del comune, recanti caratteristiche di ruralità e che conservino le peculiarità dell’edilizia tradizionale della zona;
MICRO-RICETTIVITÀ
ESCLUSIVAMENTE NELLA FORMA DI:
- Case e appartamenti per le vacanze: Immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi;
- Esercizi di affittacamere: strutture gestite in forma imprenditoriale composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggio ed eventualmente servizi complementari.
BENEFICIARI
Possono richiedere le agevolazioni le PMI (micro, piccole e medie imprese) esistenti che intendano realizzare il proprio programma di investimento in strutture ubicate nel territorio della Regione Molise e che siano già costituite e iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio del Molise alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.
Possono altresì richiedere le agevolazioni i soggetti che intendano costituire una “nuova impresa”, purché, entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni, la nuova impresa:
- sia formalmente costituita ed iscritta nel Registro delle imprese;
- abbia almeno una sede operativa sul territorio molisano;
- faccia pervenire la relativa documentazione alla Regione Molise.
PROGRAMMI AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento da realizzare sul territorio della Regione Molise e volti esclusivamente alla riconversione e/o riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare pubblico e/o privato già esistente.
SETTORI AMMESSI
Sono ammissibili alle agevolazioni le PMI, che svolgono le attività economiche di seguito elencate:
- Sistema albergo diffuso;
- Sistema turismo rurale;
- Micro-ricettività con esclusivo riferimento alle Case e appartamenti per le vacanze e agli Esercizi di affittacamere.
In riferimento alle predette attività economiche e alle attività ricettive correlate, le tipologie di
programmi di investimento ammissibili alle agevolazioni sono esclusivamente quelle di seguito elencate.
- ATTIVAZIONE:
prevede la realizzazione di nuova struttura ricettiva attraverso il recupero funzionale del patrimonio immobiliare esistente; - RIATTIVAZIONE:
prevede il riutilizzo di una struttura ricettiva esistente ed inattiva.
Lo stato di inattività deve essersi protratto per almeno i due anni precedenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Ai fini dell’ammissibilità è necessario che l’attività svolta precedentemente allo stato di inattività sia analoga a quella per la quale si richiede l’agevolazione; - AMPLIAMENTO:
prevede l’accrescimento della potenzialità delle strutture esistenti attraverso un incremento delle prestazioni dei servizi offerti e/o della capacità ricettiva. Nel caso di interventi di ampliamento il progetto di investimento potrà prevedere la realizzazione di volumetrie di nuova realizzazione solo se annesse e/o collegate alla struttura ricettiva esistente; - RIQUALIFICAZIONE:
prevede interventi di miglioramento qualitativo della struttura ricettiva esistente;
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili ad agevolazione le spese effettuate a decorrere dalla data di presentazione della
domanda di agevolazioni.
SONO AMMISSIBILI LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI SPESA:
- a. acquisto di immobili.
- b. progettazioni ingegneristiche riguardanti gli immobili, progettazioni ingegneristiche riguardanti gli impianti, sia generali che specifici; spese per direzione lavori e collaudi previsti per legge studi di fattibilità economico-finanziaria; spese per fidejussioni.
- c. opere murarie per la ristrutturazione di beni immobili o la realizzazione di nuove volumetrie (solo nel caso dell’ampliamento).
- d. impianti generali (impianti elettrici, idrici, tecnologici, etc.) e opere murarie connesse alla realizzazione di tali impianti.
- e. macchinari, impianti specifici, arredamenti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica e funzionali alla realizzazione del progetto.
- f. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali della struttura ricettiva; brevetti; licenze; know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità ricettiva interessata dal programma. Rientrano in tali servizi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le attività di progettazione di architetture telematiche, di hosting, di e-commerce, di gestione data-base, di licenze software;
- g. servizi reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario, spese per certificazioni. I servizi reali sono relativi alle seguenti aree di attività: marketing e vendite; organizzazione e risorse umane; finanza.
- h. servizi annessi.
CONTRIBUTO
Il contributo può essere concesso, alternativamente, secondo una delle seguenti forme di aiuto:
- a) “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013;
- b) “Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL)” ai sensi degli articoli 13 e 14 del Reg. UE 651/2014 (GBER) e s.m.i.;
Relativamente al regime “de minimis”, le agevolazioni sono concesse in conformità a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 1407 nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 50% delle spese ammissibili. In ogni caso, l’importo massimo del contributo è di euro 200.000,00 (duecentomila) per soggetto beneficiario.
Relativamente al regime “Equivalente Sovvenzione Lordo” le agevolazioni sono concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento (UE) 651/2014 (GBER), nella forma del contributo in conto capitale secondo le intensità definite dalla carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 e riportate nella tabella che segue:
Tipologia impresa |
Zone 107.3.c | Altre Zone |
Piccola impresa |
30% ESL |
20% ESL |
Media impresa | 20% ESL |
10% ESL |
APPORTO DI MEZZI PROPRI
Il beneficiario dell’aiuto deve garantire una copertura finanziaria pari almeno al 25 % dei costi ammissibili attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.
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REGIONE ABRUZZO: CONTRIBUITI A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE
Contributi a fondo perduto in regime de minimis a favore delle imprese turistiche.
Le domande di finanziamento, da inoltrarsi tramite Piattaforma informatica, possono essere trasmesse da sabato 20 ottobre 2018 fino a sabato 16 febbraio 2019.
Il bando intende agevolare gli investimenti effettuati dalle imprese operanti nel settore del turismo nella Regione Abruzzo – con esclusione dei Comuni ricadenti nell’Area Basso Sangro Tigno.
Soggetti proponenti: Possono presentare domanda le PMI che svolgono o intendano svolgere attività di gestione delle strutture turistiche e gli Enti no profit che gestiscono dette strutture esclusivamente per gli associati.
Attività ammissibili:
- Strutture ricettive alberghiere
- Strutture ricettive all’aria aperta
- Strutture ricettive extra-alberghiere
- Stabilimenti balneari
- Parchi divertimento
Progetti finanziabili: Sono ammissibili le seguenti tipologie di investimento:
Per le strutture ricettive
- Realizzazione di nuove strutture ricettive;
- Ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, straordinaria manutenzione di strutture già esistenti.
Per stabilimenti balneari e parchi di divertimento:
- Ampliamento manufatto esistente, ammodernamento, ristrutturazione, straordinaria manutenzione.
I progetti possono ricomprendere anche operazioni relative a:
- Interventi finalizzati alla riduzione della classe di rischio sismico;
- Interventi relativi alla realizzazione e riqualificazione di servizi annessi alle strutture;
- Interventi finalizzati a rendere e migliorare la struttura accessibile per ospiti con disabilità;
- Interventi relativi ad impianti tecnologici solo se diretti alla riduzione di consumi di acqua potabile, energia primaria ed efficientamento energetico.
- Operazioni finalizzate all’ottenimento e all’implementazione delle certificazioni di qualità ambientale e/o dell’accoglienza.
Investimento minimo ammissibile: € 50.000,00
Spese ammissibili: Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- Opere murarie e assimilabili;
- Impianti tecnologici mirati alla riduzione di consumi di acqua potabile, energia primaria ed efficientamento energetico;
- Macchinari relativi agli interventi finalizzati a rendere e migliorare la struttura accessibile per ospiti con disabilità
- Realizzazione e aggiornamento di siti web, programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa nella misura massima del 2% delle spese ammissibili;
- Spese per servizi di consulenza.
Agevolazioni in Regime di aiuto de minimis: Contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammissibili con un minimo concedibile di € 30.000,00 ed un massimo di € 150.000,00
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AIUTI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE REGIONE PUGLIA
Con il Bando “Aiuti per la tutela dell’Ambiente”, la Regione Puglia mette a disposizione delle PMI contributi finanziari per la realizzazione di programmi di investimento mirati a migliorarne l’efficienza energetica.
SOGGETTI BENEFICIARI
Le domande di agevolazione possono essere presentate da microimprese, da imprese di piccola dimensione e da medie imprese (di seguito PMI), che intendono realizzare una iniziativa di efficientamento energetico in unità produttiva ubicata in Puglia.
I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.
I settori ammissibili alle agevolazioni sono sinteticamente i seguenti:
- Produzione di beni, imprese di installazione e riparazione, costruzioni;
- Commercio all’ingrosso ed al dettaglio;
- Produzione ed erogazione di servizi;
- Attività turistiche o connesse al turismo.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili interventi di:
- efficienza energetica;
- cogenerazione ad alto rendimento;
- produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 70% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 70% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
Sono ammissibili a contributo gli interventi volti a ridurre i fabbisogni di energia primaria del sito aziendale oggetto del programma di investimenti nella misura di almeno il 10%, di cui un minimo del 2% che insiste sulla Linea 1 – “Efficienza energetica”.
Con riferimento alla produzione autonoma di energia (con la cogenerazione ad alto rendimento – CAR – ovvero con il ricorso a sistemi che usano le fonti rinnovabili) sono ammissibili a contributo i soli programmi finalizzati ad auto-consumare l’energia prodotta secondo quanto stabilito in materia dalla legislazione nazionale in vigore.
Non sono ammissibili gli investimenti di cogenerazione ad alto rendimento destinati alla gestione dei rifiuti di altre imprese.
SPESE AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili a contributo possono prevedere investimenti su una, su due o su tutte e tre linee previste dall’avviso.
Sono ammissibili a contributo le spese relative a
- Diagnosi energetica ex antee relazione finale risultati conseguiti, nel limite complessivo dell’1,5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento e, comunque, per un ammontare complessivo non superiore a 10.000,00 €;
- Progettazione tecnica dell’interventonei limiti del 5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento;
- Apparecchiature comprensive delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
- Infrastrutture impiantistiche per il supporto degli impianti e degli apparecchi, necessari per il funzionamento dell’impianto oggetto dell’intervento;
- Costi di montaggio, installazione e assemblaggiodegli impianti e delle relative strutture di sostegno, comprensivi delle opere murarie legate esclusivamente alla loro realizzazione e al collegamento alle reti aziendali;
- Avviamento e collaudo dell’interventoai fini dell’esercizio dell’impianto e della sua messa a regime;
- Sistemi di misura e monitoraggiodei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
FORMA DELL’AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese.
La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 30% mutuo a carico del Fondo Efficientamento Energetico Mutui con tasso pari quasi a zero;
- 40% Sovvenzione diretta (contributo a fondo perduto);
- 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Il finanziamento bancario deve coprire il 60% dell’investimento.
Il periodo di durata del mutuo non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più due anni di preammortamento.
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