INCENTIVI ENERGIE RINNOVABILI 2018-2020
Pubblicata la bozza di Decreto per il sostegno nel periodo 2018-2020 alla produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili.
La bozza è stata ora inviata per approvazione all’Autorità per l’Energia (ARERA) e alla Conferenza Unificata delle Regioni e deve avere anche il parere positivo da parte della Commissione Europea.
Quali impianti accedono agli incentivi
Possono accedere agli incentivi i progetti selezionati per l’iscrizione ai registri che rientrino nelle seguenti categorie:
- impianti di nuova costruzione, completamente ricostruiti e riattivati di potenza inferiore a 1 MW;
- impianti oggetto di un intervento di potenziamento nel caso in cui la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW
- impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW
E’ possibile accedere agli incentivi anche attraverso aste al ribasso, se la potenza degli impianti è superiore di 1 MW.
I bandi sono organizzati in 3 gruppi:
1. impianti eolici e fotovoltaici
Con un totale di 580 MW per l’iscrizione ai registri e 4.800 MW per le aste al ribasso e considerando alcuni criteri di priorità per le offerte per impianti realizzati su discariche esaurite, cave e miniere esaurite, aree di pertinenza di discariche e siti contaminati.
2. impianti idroelettrici, impianti geotermoelettrici, impianti di gas residuati dei processi di depurazione e impianti alimentati da gas di discarica (realizzati su discariche esaurite)
Con un totale di potenza di 140 MW per i registri e 245 MW per le aste.
3. impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo impianti eolici, impianti idroelettrici e geotermoelettrici, a patto che gli impianti siano in esercizio da almeno due terzi della loro vita utile e non ricevano già incentivi al momento della domanda.
Con un totale di 70 MW per i registri 490 MW per le aste.
Un altro obiettivo del decreto è quello della razionalizzazione degli interventi, per evitare che gli impianti siano realizzati nelle stesse zone in cui sono già inserite FER non programmabili connesse in rete, gli operatori dovranno informare il GSE su quali siano le zone critiche indicando l’ulteriore capacità produttiva massima che può essere aggiunta alla rete.
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AIUTI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE REGIONE PUGLIA
Con il Bando “Aiuti per la tutela dell’Ambiente”, la Regione Puglia mette a disposizione delle PMI contributi finanziari per la realizzazione di programmi di investimento mirati a migliorarne l’efficienza energetica.
SOGGETTI BENEFICIARI
Le domande di agevolazione possono essere presentate da microimprese, da imprese di piccola dimensione e da medie imprese (di seguito PMI), che intendono realizzare una iniziativa di efficientamento energetico in unità produttiva ubicata in Puglia.
I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.
I settori ammissibili alle agevolazioni sono sinteticamente i seguenti:
- Produzione di beni, imprese di installazione e riparazione, costruzioni;
- Commercio all’ingrosso ed al dettaglio;
- Produzione ed erogazione di servizi;
- Attività turistiche o connesse al turismo.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili interventi di:
- efficienza energetica;
- cogenerazione ad alto rendimento;
- produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 70% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 70% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
Sono ammissibili a contributo gli interventi volti a ridurre i fabbisogni di energia primaria del sito aziendale oggetto del programma di investimenti nella misura di almeno il 10%, di cui un minimo del 2% che insiste sulla Linea 1 – “Efficienza energetica”.
Con riferimento alla produzione autonoma di energia (con la cogenerazione ad alto rendimento – CAR – ovvero con il ricorso a sistemi che usano le fonti rinnovabili) sono ammissibili a contributo i soli programmi finalizzati ad auto-consumare l’energia prodotta secondo quanto stabilito in materia dalla legislazione nazionale in vigore.
Non sono ammissibili gli investimenti di cogenerazione ad alto rendimento destinati alla gestione dei rifiuti di altre imprese.
SPESE AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili a contributo possono prevedere investimenti su una, su due o su tutte e tre linee previste dall’avviso.
Sono ammissibili a contributo le spese relative a
- Diagnosi energetica ex antee relazione finale risultati conseguiti, nel limite complessivo dell’1,5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento e, comunque, per un ammontare complessivo non superiore a 10.000,00 €;
- Progettazione tecnica dell’interventonei limiti del 5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento;
- Apparecchiature comprensive delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
- Infrastrutture impiantistiche per il supporto degli impianti e degli apparecchi, necessari per il funzionamento dell’impianto oggetto dell’intervento;
- Costi di montaggio, installazione e assemblaggiodegli impianti e delle relative strutture di sostegno, comprensivi delle opere murarie legate esclusivamente alla loro realizzazione e al collegamento alle reti aziendali;
- Avviamento e collaudo dell’interventoai fini dell’esercizio dell’impianto e della sua messa a regime;
- Sistemi di misura e monitoraggiodei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
FORMA DELL’AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese.
La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 30% mutuo a carico del Fondo Efficientamento Energetico Mutui con tasso pari quasi a zero;
- 40% Sovvenzione diretta (contributo a fondo perduto);
- 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Il finanziamento bancario deve coprire il 60% dell’investimento.
Il periodo di durata del mutuo non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più due anni di preammortamento.
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