IL DECRETO SOSTEGNI BIS È LEGGE: I PRINCIPALI INTERVENTI PER LE IMPRESE
Il provvedimento diventato Legge 23 luglio 2021, n. 106, con la pubblicazione in GU del 24 luglio 2021 contiene una serie di misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
Vediamo una sintesi delle principali novità per le imprese:
1. Nuovi contributi a fondo perduto per imprese e professionisti.
Si riconosce un contributo a fondo perduto “ulteriore” rispetto a quelli previsti dai provvedimenti precedenti a favore di tutti i soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data del 26 maggio 2021.
La misura prevede:
– un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020;
– un aiuto economico basato sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021.
Inoltre, per le attività economiche chiuse per almeno quattro mesi nel periodo che va dal 1° gennaio alla data di conversione del decreto, viene istituito un Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse con una dotazione di 100 milioni di euro.
2. Contributi a fondo perduto per ristoranti, alberghi, wedding, intrattenimento, HORECA.
Si prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per un importo complessivo di 60 milioni di euro per l’anno 2021, che costituisce limite massimo di spesa, alle imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering. Criteri, requisiti e modalità di erogazione del beneficio saranno individuati con apposito decreto.
3. Bonus affitti
Con il Decreto Sostegni bis viene anche rifinanziata una misura che tanto ha funzionato nei mesi scorsi. Ci riferiamo al credito d’imposta fino al 60% per le spese di affitto sostenute nei mesi che vanno da gennaio a maggio 2021.
Per questa misura sono stati stanziati 2,3 miliardi di euro. Non dovrebbero esserci novità rispetto alle precedenti mensilità: per l’accesso al credito d’imposta, quindi, non bisognerà – a differenza di quanto previsto per i contributi a fondo perduto – soddisfare dei requisiti relativi al calo di fatturato.
Molte novità che riguardano gli adempimenti fiscali:
- per i contribuenti soggetti agli ISA (e di quelli in regime forfettario) è disposta la possibilità di effettuare i pagamenti delle imposte sui redditi, IRAP e IVA, in scadenza dal 30 giugno al 31 agosto, entro il 15 settembre 2021, senza interessi e senza l’applicazione dello 0,40% in più;
- sospensione delle cartelle, differita dal 30 giugno al 31 agosto 2021 la data finale del periodo di sospensione dei termini di versamento, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non (la notifica delle cartelle riprenderà il 1° settembre);
- rinviate le scadenze delle rate di “rottamazione ter” e “saldo e stralcio”:
- il termine di versamento dell’imposta sostitutiva per chi intende effettuare la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, possedute al 1° gennaio 2021, è fissato al 15 novembre 2021 anziché al 30 giugno;
- proroga del bonus affitto per i negozi.
Inoltre:
- agevolazioni su Imu e Tari e sulle bollette (esenzione IMU per i proprietari di abitazioni con sfratti esecutivi);
- esenzione dal Canone Rai: le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento per l’anno 2021;
- mutui agevolati under 35.
Un altro consistente pacchetto di aiuti arriverà sotto forma di bonus fiscali, di cui:
- bonus restauro per edifici tutelati, con un credito d’imposta pari al 50%;
- credito d’imposta sulle commissioni dal 30 al 100% per le attività commerciali che si doteranno di Pos (vista la sospensione dell’operazione cashback);
- stanziamento di 10 milioni di euro per garantire tamponi gratis al fine di consentire ai soggetti “fragili” di ottenere il green pass;
- contratti a termine e formazione;
- ecobonus auto, con lo stanziamento di 350 milioni di euro e la proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2021.
- Published in News
NOVITA’ BONUS PUBBLICITA’
NEL 2021 E NEL 2022 RICONOSCIUTO NELLA MISURA UNICA DEL 50% PER TUTTI GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI
Regime speciale del bonus pubblicità anche per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive.
È quanto prevede il decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021, art. 67, commi 10, 12 e 13), che uniforma la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti sui media radiotelevisivi a quella per gli investimenti pubblicitari sui giornali, eliminando la distinzione venutasi a creare con la legge di Bilancio 2021 (art. 1, comma 608, della legge n. 178/2020).
Con tale intervento per tutto il 2021 e il 2022, il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura unica del 50% del valore annuale degli investimenti effettuati sia sui quotidiani e periodici nazionali che sulle emittenti televisive e radiofoniche. Decade, pertanto, per gli investimenti effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, il requisito dell’incremento minimo del 1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente.
Inoltre, saranno agevolabili le campagne pubblicitarie realizzate non solo sulle emittenti televisive e radiofoniche locali ma anche su quelle nazionali, purchè non partecipate dallo Stato.
Attività e spese ammissibili per l’accesso al Credito d’imposta investimenti pubblicitari 2021
l bonus è rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e indipendentemente dalla natura giuridica, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali. Gli investimenti devono essere relativi a giornali editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il Tribunale o presso il Registro degli operatori di comunicazione.
Per il 2021 e il 2022, pertanto, il credito d’imposta spetta per le spese per campagne pubblicitarie:
– su giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale;
– sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali, locali o nazionali non partecipate dallo Stato.
Risorse stanziate
Con il decreto Sostegni bis viene, inoltre, definito il budget disponibile per la misura.
In particolare, per ognuno dei due anni 2021 e 2022, il beneficio è concesso nel limite di:
– 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e
periodici, anche on line;
– 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Dall’anno 2023, per la concessione del credito d’imposta è autorizzata la spesa di 45 milioni di euro in ragione d’anno.
La presentazione della comunicazione di accesso al credito dovrà essere effettuata dal 1° marzo 2021 al 31 marzo 2021, oppure dal 1° settembre al 31 settembre 2021, grazie all’introduzione di una nuova finestra.
Ricordiamo che il credito d’imposta può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite F24.
- Published in News
Il fondo di garanzia delle PMI nel Decreto ‘Sostegni-bis’
Liquidità alle imprese: si allungano i tempi ma scende la copertura dei fondi
Prorogate sino al 31 dicembre 2021 le misure per il sostegno alla liquidità delle imprese. Sulle nuove operazioni la garanzia scende all’80% e la durata massima dei finanziamenti è fissata in 8 anni. Per le operazioni già ammesse al Fondo potrà essere richiesto il prolungamento fino a 8 anni con la conferma della copertura originaria.
Per fronteggiare le conseguenze economiche del Covid-19 il Decreto Sostegni-bis ha ulteriormente modificato il funzionamento del Fondo di garanzia per le PMI: le modifiche sono state autorizzate dalla Commissione Europea, con comunicazione C(2021) 4930 del 29 giugno 2021 e sono state illustrate dal Mediocredito Centrale con la circolare n. 6 del 30 giugno 2021.
Garanzie estese fino al 31 dicembre 2021
La Commissione Europea, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 13 del decreto Sostegni bis, ha innanzitutto autorizzato la proroga fino al 31 dicembre 2021 della durata:
– della disciplina speciale del Fondo di Garanzia;
– di Garanzia Italia
Fondo Garanzia per le PMI (articoli 12, 13 e 15)
La misura prevede quanto segue:
- la proroga, fino al 31 dicembre 2021, delle misure di intervento del Fondo di Garanzia per le PMI previste dall’articolo 13 del DL Liquidità;
- l’allungamento, da 6 a 8 anni, dei tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti.
- per le nuove operazioni oltre i 30.000 euro, la percentuale di copertura della garanzia del Fondo viene ridotta dal 90% all’80%, mentre per l’allungamento della durata dei finanziamenti già garantiti in essere, non si prevede alcuna riduzione delle coperture;
- per i finanziamenti di importo fino a 30.000 euro garantiti al 100% è previsto un abbassamento, a partire dal 1 luglio 2021, della percentuale di copertura al 90%. Inoltre, sempre da luglio 2021, viene eliminato il tetto al tasso d’interesse;
- viene eliminata la possibilità, per le midcap(1), ossia le imprese con un numero di dipendenti tra 250 e 499, di accedere alla garanzia gratuita del Fondo di garanzia per le PMI. Le midcap quindi potranno accedere solo alla garanzia di SACE.
- è stata inserita nuovamente la possibilità per enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, di presentare richieste di garanzia al Fondo per i finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro;
Garanzie SACE (articolo 13)
Il Decreto prevede quanto segue:
- la proroga della misura Garanzia Italia di SACE al 31 dicembre 2021;
- la possibilità di allungare, da 6 a 8 anni, i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti. Per i finanziamenti già garantiti è possibile richiedere un’estensione della durata fino a un massimo di 8 anni o la sostituzione con nuovi finanziamenti aventi durata fino a 8 anni;
- per i prestiti obbligazionari viene ridotta dal 30 al 15% la quota intrasferibile per i sottoscrittori originari qualora la classe di rating dell’impresa beneficiaria sia inferiore a BBB.
- ammesse le imprese “diverse dalle PMI” con un numero di dipendenti non superiore a 499. La garanzia è concessa a titolo gratuito e a condizioni di particolare favore.
- Published in News
Molte le novità previste dal decreto economico in materia fiscale e del lavoro
Il provvedimento targato governo Draghi è stato approvato nella seduta di venerdi 19 marzo , per dare sostegno e aiuti alle imprese e operatori economici che hanno subito perdite in questa ulteriore fase di emergenza covid, ricalca sostanzialmente quella contenuta nel Decreto “Rilancio” per l’ottenimento del primo contributo a fondo perduto per l’anno 2020.
Sono 5 gli ambiti in cui si articolano gli interventi:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro (CIG COVID- RdC- REM) e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza (nuovi fondi per acquisto dei vaccini anti- COVID);
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori azioni settoriali.
Decreto Sostegni: Contributi a fondo perduto per professionisti e imprese
Previsti circa 3 milioni di ristori a fondo perduto per imprese e professionisti nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019. Una importante novità è che viene eliminato il riferimento ai codici ATECO che avevano caratterizzato i decreti Ristori, per cui non è prevista alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
I contributi saranno pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019.
Sono state individuate cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
– 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
– 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
– 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
– 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
– 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro
Per le imprese, che dovranno presentare domanda all’Agenzia delle Entrate attraverso una nuova piattaforma affidata a Sogei, ci sarà l’opzione tra il bonifico sul c/c e un credito d’imposta da usare in compensazione. Gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. Anche le startup potranno accedere ai ristori.
Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
- un fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci;
- l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti.
E’ inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
Lato fisco, il dl Sostegni proroga il periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021. Vengono poi cancellate le cartelle esattoriali fino a 5mila euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30mila euro.
Decreto sostegni: lavoro e contrasto alla povertà
Sul fronte lavoro, particolari novità riguardano due misure chiave introdotte dall’inizio dell’emergenza:
- confermata la cassa integrazione per coronavirus: attualmente è accessibile fino al 31 marzo 2021 e fino al 30 giugno solo per CIG in deroga e assegno ordinario. La durata si allunga rispettivamente fino al 30 giugno e fino al 31 dicembre 2021;
- confermato il blocco dei licenziamenti, attualmente la scadenza è sempre fissata al 31 marzo 2021. La proroga segue due tempi:
- fino al 30 giugno 2021 in maniera generalizzata;
- dal 1° luglio 2021 al 31 ottobre 2021 il divieto di procedere con i licenziamenti si lega alla fruizione della CIG Covid.
Per i lavoratori stagionali, dello spettacolo del settore turistico e termale sono previsti 900 milioni di euro in tutto che si concretizzeranno in un bonus per un totale di 2.400 euro da versare in tre rate per tre mesi (800 euro al mese).
Per i collaboratori di enti, società e associazioni sportive sono stati stanziati 350 milioni di euro come indennità commisurata ai compensi.
Decreto Sostegni: salute e sicurezza
Il testo del decreto prevede un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid.
Sostegno anche al personale medico e sanitario, compreso quello militare; la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
Decreto Sostegni: interventi settoriali
E’previsto inoltre un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate; il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo; il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate; un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
- Published in News