Il Decreto Rilancio, emanato dal Governo per dare sostegno alle imprese , ha introdotto delle novità anche per quanto riguarda le detrazioni fiscalispettanti per le ristrutturazioni edilizie finalizzate all’efficientamento energetico (Ecobonus) e al miglioramento del livello antisismico (Sismabonus) degli edifici, elevando l’aliquota al 110% per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 . L’importante novità della normativa è la possibilità non solo di utilizzare il bonus, sotto forma di detrazione fiscale in 5 anni, ma anche di poter cedere il credito fiscale alla Banca o ottenere uno sconto dai fornitori.
ECOBONUS 110%: INTERVENTI TRAINANTI
Rientrano tra gli interventi agevolabili, da effettuare entro il 31 dicembre 2021:
- il miglioramento dell’efficienza energeticadi almeno due classi energetiche, o il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante A.P.E.;
- quelli previsti dal Sisma Bonus, anche per sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, se realizzati insieme.
- l’installazione di impianti fotovoltaici, connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati, o collettori solari (abbinati a, un impianto ibrido o geotermico), o allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente nei comuni montani;
- l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
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LA LEGGE DI BILANCIO 2021 RINVIA LA SCADENZA AL 30 GIUGNO 2021.
Potranno fare domanda entro la fine di gennaio le imprese non ammesse al rinvio del termine per il pagamento delle rate.
È l’articolo 41 della Legge di Bilancio 2021 a disporre la proroga dal 31 gennaio 2021 al 30 giugno 2021 della moratoria dei prestiti per le micro, piccole e medie imprese: un’importante misura prevista per sostenere la liquidità delle PMI e aiutarle a superare la caduta produttiva connessa con l’emergenza sanitaria (sostanzialmente prevede il congelamento delle rate sui finanziamenti concessi e le relative garanzie del Fondo PMI ).
Non servirà fare domanda per le imprese già ammesse alla moratoria poiché la proroga diventa automatica. Dovranno invece presentare apposita richiesta, entro il 31 gennaio 2021, le PMI escluse delle misure di sostegno introdotte nel corso del 2020. Al contrario, nel caso di rinuncia alla moratoria da parte dell’impresa, la volontà di riprendere i pagamenti dovrà essere manifestata al soggetto finanziatore entro il 31 gennaio 2021, data che slitta al 31 marzo 2021 per le imprese del turismo.
Per la proroga della moratoria da prestiti e finanziamenti, la Legge di Bilancio 2021 incrementa di 300 milioni di euro la dotazione della sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI.
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CONTRIBUTO STATALE SUI FINANZIAMENTI ALLE PMI IN UN’UNICA SOLUZIONE ANCHE SOPRA I 200MILA EURO.
La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico che facilita l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, che vogliono investire in macchinari 4.0, impianti produttivi hardware, software e tecnologie digitali per accrescere la competitività del sistema produttivo.
La Legge di Stabilità 2021 va a modificare il dl 69/2013, articolo2, comma 4, eliminando la parte che contiene il limite dei 200mila euro di finanziamento e prevedendo che il contributo statale venga sempre “erogato in un’unica soluzione”. Viene così potenziata una delle agevolazioni più amate dalle imprese italiane. La regola, essendo inserita in manovra, si applica dal prossimo primo gennaio.
Sono ammessi al finanziamento tutti i settori produttivi, (anche agricoltura e pesca), tranne le attività finanziarie e assicurative, e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
I beni oggetto dell’investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” o spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché a software e tecnologie digitali. È necessaria l’autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito, inoltre vi deve essere correlazione tra i beni oggetto dell’agevolazione e l’attività produttiva svolta dall’impresa.
Inoltre, il 25% delle risorse stanziate dal MISE sono riservate alle micro, piccole e medie imprese che acquistano macchinati (anche in leasing) a basso impatto ambientale per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
COME FUNZIONA E AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni prevedono la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, che aderiscono alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese a sostegno degli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui finanziamenti.
Il finanziamento, può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, e deve essere:
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SUPPORTO ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DELLE IMPRESE INNOVATIVE
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo a firma del MISE che disciplina le modalità di impiego di ulteriori 200 milioni di euro destinati dal Decreto Rilancio al Fondo di sostegno al Venture Capital, gestito da Cdp Venture Capital Sgr.
La misura mira a rafforzare le Startup e le PMI innovative che in questo particolare periodo di crisi necessitano di nuovi strumenti di supporto finanziario.
COME FUNZIONANO GLI INVESTIMENTI
Le risorse del Fondo potranno essere erogate fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati, siano essi regolamentati (quindi strutturati come fondi o altri veicoli di investimento) o qualificati (intesi come acceleratori o incubatori, business angel e family office) nel limite complessivo di 1 milione per singola Startup o PMI innovativa.
Attraverso tale Fondo, gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio nazionale potranno segnalare le startup e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito nei 6 mesi antecedenti l’entrata in vigore del Decreto Legislativo Rilancio con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nel rispetto dei requisiti stabiliti dal decreto attuativo.
Al termine del periodo di investimento Il patrimonio del Fondo dovrà risultare investito, in via tendenziale:
PROCEDURE DI SELEZIONE
Nei primi sei mesi di operatività del Fondo è prevista anche una procedura accelerata di valutazione per le imprese già beneficiarie di Smart&Start – strumento di finanziamento gestito da Invitalia – e per le startup e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre del 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019.
BENEFICIARI:
L’investimento sarà orientato sulle start-up e le PMI innovative che soddisfano una serie di requisiti:
- sede legale e attività in Italia.
- non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
- superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
- concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
- sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
- sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
- sulla base di contratti o partnership strategiche
- sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale,non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
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La legge di Bilancio introduce alcune novità a Garanzia Italia, lo strumento previsto dal decreto liquidità per sostenere – attraverso la garanzia di SACE e la controgaranzia dello Stato – la concessione di finanziamenti alle attività economiche e d’impresa danneggiate dall’emergenza Covid-19.
Analizziamo nel dettaglio
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il decreto “Rilancio” è legge
E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione con modifiche del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto Rilancio), recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Rispetto alla versione originaria, diverse le novità in ambito fiscale
LE AGEVOLAZIONI
Art. 26 –Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Art. 28 – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda:
- Il bonus sui canoni di locazione di immobili a uso non abitativo spetta anche alle agenzie di viaggio e turismo e ai tour operator
- L’agevolazione è stata estesa, seppure in misura inferiore (rispettivamente, 20 e 10%), alle imprese esercenti attività di commercio al dettaglio con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro.
- è stato eliminato il vincolo di dimostrare la diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020
- è stata introdotta la possibilità, per il conduttore, di cedere al locatore il credito d’imposta, purché lo stesso abbia preventivamente espresso il suo consenso.
Art. 38, commi 7-9 – Rafforzamento del sistema delle start-up innovative
Innalzato da 100mila a 300mila euro annui l’investimento massimo in start-up o in Pmi innovative, detraibile nella misura del 50%
Art. 38-ter (nuovo) – Promozione del sistema delle società benefit
Introdotto un credito d’imposta pari al 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit sostenuti dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto “Rilancio” ed entro il 31 dicembre 2020
Art. 44, commi da 1-bis a 1-novies (nuovi) – Incremento del fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2 g/km
Istituiti nuovi contributi a favore di persone fisiche e giuridiche che, dal 1° agosto al 31 dicembre 2020, acquisteranno, anche in locazione finanziaria, un veicolo nuovo di fabbrica; l’incentivo, in presenza di determinate condizioni, è cumulabile con la vigente agevolazione per gli autoveicoli a basse emissioni di CO2
Art. 46-bis (nuovo) – Credito d’imposta per la mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali
Incrementate di altri 30 milioni di euro per l’anno 2020 le risorse a favore del credito d’imposta per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali, già indirizzate, per il medesimo anno, anche alle spese sostenute dalle imprese per partecipare a fiere e manifestazioni all’estero disdette a causa della pandemia
Art. 48-bis (nuovo) – Concessione di un credito d’imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori
Istituito, per gli esercenti attività d’impresa che operano nell’industria del tessile e della moda, del calzaturiero e della pelletteria, un credito di imposta pari al 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino. Il bonus potrà essere usato solo in compensazione, tramite modello F24, nel periodo d’imposta successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del decreto “Rilancio”
Art. 118-ter (nuovo) – Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria
Agli enti territoriali è stata attribuita la facoltà di deliberare una riduzione fino al 20% delle tariffe e delle aliquote delle proprie entrate, tributarie e patrimoniali, a favore di coloro che provvedono al pagamento con autorizzazione permanente all’addebito diretto su conto corrente bancario o postale.
Art. 119 – Incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici
Diverse le novità riguardanti la disciplina del superbonus del 110% per interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli immobili, alla riduzione del rischio sismico, all’installazione di impianti solari fotovoltaici e all’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici
Art. 121 – Opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali
Circa la possibilità, relativamente alle spese sostenute negli anni 2020 e 2021, di usufruire delle agevolazioni fiscali per interventi in materia edilizia ed energetica sotto forma di credito d’imposta o di sconto sul corrispettivo anziché di detrazione dalle imposte sui redditi
Art. 122 – Cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza da Covid-19
La cessione dei crediti d’imposta derivanti da disposizioni introdotte per fronteggiare l’emergenza sanitaria può avvenire anche nei confronti del locatore o concedente, a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare
Art. 125 – Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
Il credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per sanificare gli ambienti di lavoro e gli strumenti utilizzati nell’ambito dell’attività, nonché per acquistare dispositivi di protezione individuale e quelli idonei a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, è stato esteso anche alle strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale
Art. 129-bis (nuovo) – Disposizioni in materia di imposte dirette e di accise nel comune di Campione d’Italia
Art. 136-bis (nuovo) – Rivalutazione dei beni delle cooperative agricole
Le cooperative agricole a mutualità prevalente e i loro consorzi possono rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2018, fino a concorrenza delle perdite dei periodi precedenti, senza versare le previste imposte sostitutive, nel limite del 70% del loro ammontare
Art. 137 – Proroga della rideterminazione del costo d’acquisto dei terreni e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamenta
Posticipato dal 30 settembre al 15 novembre 2020 il termine per versare la prima o unica rata dell’imposta sostitutiva dovuta da chi rivaluta il valore delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni posseduti alla data del 1° luglio 2020
Art. 157 – Proroga dei termini al fine di favorire la graduale ripresa delle attività economiche e sociali
È stato precisato che gli spostamenti dei termini di notifica degli atti di accertamento, contestazione, irrogazione delle sanzioni, recupero dei crediti di imposta, liquidazione, rettifica e liquidazione, adottati per evitarne la concentrazione nel periodo successivo alla crisi, non si applicano alle entrate degli enti territoriali (gli atti con termini di decadenza in scadono tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020, pur dovendo essere emessi entro fine anno, andranno notificati nel corso del 2021)
Art. 177 – Esenzioni dall’imposta municipale propria – Imu per il settore turistico
L’abolizione della prima rata dell’Imu 2020 è stata estesa agli immobili rientranti nella categoria D utilizzati da imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni.
Art. 181, commi da 1-bis a 1-quater (nuovi) – Sostegno delle imprese di pubblico esercizio
Sancito l’esonero dal pagamento della tassa per l’occupazione temporanea di spazi e aree pubbliche o del relativo canone in favore dei titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico per l’esercizio del commercio, dal 1° marzo al 30 aprile 2020
Art. 216 – Misure per lo sport
Ulteriormente prorogata fino al 30 settembre 2020 la sospensione del versamento, da parte delle associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, inutilizzati nel periodo di emergenza epidemiologica
Art. 244 – Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno e nelle regioni colpite dagli eventi sismici degli anni 2016 e 2017
La maggiorazione della misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, già decretata per le imprese operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è stata attribuita anche a quelle attive nelle regioni Lazio, Marche e Umbria, colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE: RICHIEDIBILI DAL 15 GIUGNO
Dal pomeriggio del 15 giugno è possibile inviare la domanda mediante il canale telematico Entratel oppure mediante un’apposita procedura web sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il DL Rilancio ha introdotto alcuni contributi a fondo perduto per autonomi, PMI e titolari di reddito agrario (un finanziamento che non prevede restituzione, né maturazione di interessi) ma quali sono i requisiti? Chi ne è escluso? Come si calcola? Ecco le risposte.
I requisiti
Ecco a chi spetta:
– Coloro che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo,
– Titolari di partita IVA,
– Imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, che fatturano meno di 5 milioni all’anno e che nel mese di aprile 2020 abbiano un fatturato inferiore ai due terzi di quello dello stesso mese 2019.
Gli esclusi
Non possono accedere alla sovvenzione statale diretta:
- i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda;
- i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le cosiddette casse previdenziali);
- gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir);
- i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici (art. 74 del Tuir).
Il calcolo
È necessario calcolare la differenza di fatturato Aprile 2020/Aprile 2019 e poi applicare una percentuale, che varia nel seguente modo:
- 20% per chi nell’intero 2019 ha registrato ricavi o compensi fino a 400mila euro;
- 15% per imprese e partite IVA con incassi 2019 fra 400mila e 1 milione di euro;
- 10% per chi ha fatturato l’anno scorso fra 1 e 5 milioni di euro.
Leggi il Comunicato Stampa dell’Agenzia delle Entrate
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Pagamento debiti P.A: FIRMATA LA CONVENZIONE TRA MEF E CDP
Con il Comunicato Stampa congiunto n. 116 del 01/06/2020 la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) hanno reso noti i termini della convenzione per dar corso alle anticipazioni di liquidità in favore di Enti locali, Regioni e Province Autonome, come previsto dal Decreto Rilancio (DL n. 34/2020).
A beneficiare di tale misura saranno le imprese e gli altri creditori della P.A, che potranno così ottenere un significativo importo di risorse (12 miliardi di euro): 8 miliardi destinati al pagamento di debiti commerciali degli Enti locali, delle Regioni e delle Province Autonome e i restanti 4 miliardi a servizio dei debiti degli enti del servizio sanitario nazionale.
Le richieste delle anticipazioni di liquidità:
- Avranno durata fino ad un massimo di trenta anni
- Saranno regolate ad un tasso fisso dell’1,226%
- Dovranno pervenire a Cassa Depositi e Prestiti nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 7 luglio 2020
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DECRETO RILANCIO: RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI
L’ART. 26 del DL 34/2020 prevede alcune agevolazioni per le imprese danneggiate dall’epidemia covid-19 che effettuano interventi sul capitale.
- CREDITO D’IMPOSTA DEL 20% a favore dei soggetti che effettuano aumenti di capitale nelle società
La norma prevede, per il 2020, la detraibilità per le persone fisiche e la deducibilità per quelle giuridiche del 20% della somma investita dal conferente nel capitale sociale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo.
L’investimento massimo del conferimento in denaro sul quale calcolare il credito d’imposta non può eccedere euro 2.000.000.
La partecipazione riveniente dal conferimento deve essere posseduta fino al 31 dicembre 2023. La distribuzione di riserve, di qualsiasi tipo, prima di tale data da parte della società oggetto del conferimento in denaro comporta la decadenza dal beneficio e l’obbligo del contribuente di restituire l’ammontare detratto, unitamente agli interessi legali.
- CREDITO D’IMPOSTA DEL 50% a favore delle società che hanno beneficiato degli aumenti di capitale
Alle stesse società destinatarie dell’aumento di capitale è riconosciuto, a seguito dell’approvazione del bilancio per l’esercizio 2020, un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale e comunque nei limiti previsti dal decreto (con un tetto massimo di 800.000 euro).
REQUISITI DESTINATARI DELLA MISURA
Per entrambe le agevolazioni è necessario che la società soddisfi le seguenti condizioni:
- ricavi relativi al periodo d’imposta 2019, superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro;
- riduzione complessiva dell’ammontare dei ricavi nel secondo bimestre 2020 in misura non inferiore al 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente:
Se la società appartiene ad un gruppo si fa riferimento ai ricavi su base consolidata.
- aver deliberato ed eseguito, dopo il 19 maggio 2020 ed entro il 31 dicembre 2020, un aumento di capitale a pagamento e integralmente versato.
Inoltre, l’impresa destinataria dell’aumento di capitale sociale deve soddisfare ulteriori requisiti:
- alla data del 31 dicembre 2019 non rientrava nella categoria delle imprese in difficoltà;
- si trova in situazione di regolarità contributiva e fiscale;
- è in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
- non rientra tra le società che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti di Stato illegali o incompatibili;
- non essere stata soggetta a misure antimafia;
- nei confronti degli amministratori, dei soci e del titolare effettivo non è intervenuta condanna definitiva, negli ultimi cinque anni, per reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell’evasione in materia fiscale;
L’efficacia delle misure è comunque subordinata all’autorizzazione della Commissione europea.
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DECRETO RILANCIO: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Tra le varie misure previste dal Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) a favore delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19, di seguito si espone una sintesi della misura prevista all’art. 25: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO (in attesa che venga emanato il relativo decreto attuativo).
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