MiniPIA Regione Puglia: pubblicato il bando per gli investimenti in innovazione ed efficientamento delle PMI
Con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 12 dell’ 8 febbraio 2024 debuttano i MINIPIA , Pacchetti Integrati di Agevolazione, a valere sul Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027, rivolto a micro e piccole imprese, incluse le piccole imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché ai liberi professionisti.
Il bando offre un’opportunità significativa per le imprese, ubicate nel territorio della Regione Puglia, che operano in diversi settori, stimolando investimenti in innovazione tecnologica, digitalizzazione, transizione energetica ed ambientale e sviluppo delle competenze.
PROGETTI AMMISSIBILI
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili è compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo di 5 milioni di euro. La forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto.
Per il bando “Pacchetti Integrati di Agevolazione (MiniPIA)” destinato alle micro e piccole imprese, le spese agevolabili presentano specifici criteri e limiti finanziari, delineando chiaramente l’entità degli investimenti ammissibili:
- Programmi di investimento: devono avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 30.000 euro e 5 milioni di euro.
- Investimenti produttivi: le spese ammissibili per investimenti produttivi non devono superare il 90% del progetto integrato.
- Innovazione dei processi e dell’organizzazione: gli investimenti in questa categoria non possono eccedere 1 milione di euro.
- Innovazione a favore delle PMI: anche per questa categoria, gli investimenti non possono superare 1 milione di euro.
- Formazione: gli investimenti destinati alla formazione non possono eccedere 500.000 euro.
- Tutela dell’ambiente: gli investimenti in questa area non possono superare i 3 milioni di euro.
- Servizi di consulenza e internazionalizzazione: le spese in queste categorie non possono superare i 500.000 euro, come anche le spese per la partecipazione alle fiere.
Anche in questa edizione dello strumento è confermato il coinvolgimento del sistema bancario che potrà garantire le risorse finanziarie necessarie a sostenere i programmi di sviluppo anche delle imprese di minore dimensione e favorire anche per queste realtà un miglior posizionamento a livello nazionale e internazionale. Per consentire un miglior accesso al credito, anche in questa edizione dell’avviso è prevista la possibilità di utilizzare forme di garanzia diretta o di portafoglio in modo da ampliare la platea dei potenziali beneficiari
Le domande potranno essere presentate a partire dal 29 febbraio 2024 con procedura online disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/.
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Incentivi per la Registrazione dei marchi d’impresa
Da ieri, 07 marzo 2018, è possibile presentare al Ministero dello Sviluppo Economico domanda di agevolazione per la registrazione dei marchi presso l’Unione Europea.
Possono presentare domanda le imprese che abbiano sede legale ed operativa in Italia.
Il bando finanzia la registrazione dei marchi europei presso l’Ufficio europeo dei brevetti EUIPO di Monaco di Baviera, e la registrazione di marchi internazionali presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale OMPI.
Il contributo è pari all’80% delle spese ammissibili, 90% per la registrazione in Cina e Usa, fino ad un massimo di 6 mila euro.
Il bando è aperto fino ad esaurimento delle risorse.
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ZES (Zone Economiche Speciali): incentivi per rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali
Entrano in vigore le Zone Economiche Speciali (ZES), con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 12/2018), volto a favorire nelle regioni del Sud lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove.
Le ZES sono aree geograficamente limitate e chiaramente identificate, nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), nelle quali le imprese potranno beneficiare di speciali incentivi (fiscali e normativi, sotto forma di credito di imposta e di semplificazioni amministrative).
Le ZES saranno concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate e potranno essere attivate su richiesta delle regioni meridionali interessate, previo adeguato progetto di sviluppo.
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