L’ok definitivo è stato dato a una Manovra da circa 30 miliardi
La Legge di Bilancio 2025 introduce un pacchetto di misure articolato per le imprese italiane che spazia dalla riduzione delle tasse a nuovi incentivi per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. L’obiettivo del Governo è di ridurre la pressione fiscale, incentivare gli investimenti e promuovere la crescita economica.
Di seguito le principali novità per quanto riguarda agevolazioni ed incentivi per le aziende.
Introduzione dell’IRES premiale (art. 1, c. 436-444)
Una delle misure più rilevanti è certamente l’introduzione dell’IRES premiale, che riduce l’aliquota dal 24% al 20% per le imprese che rispettano specifici requisiti:
- Accantonamento degli utili: Almeno l’80% degli utili deve essere reinvestito.
- Investimenti in beni materiali o immateriali: Devono essere pari ad almeno il 30% degli utili e avere una consistenza minima di 20mila euro.
- Nuove assunzioni: Incremento dell’organico a tempo indeterminato di almeno l’1%.
Piano Transizione 5.0 (art. 1 c. 427-429)
Viene confermato il Piano Transizione 5.0, che porta con sé diverse agevolazioni per le imprese che investono in macchinari e software digitali e sostenibili. Le novità includono:
- Accorpamento delle aliquote del credito d’imposta: Viene aumentato l’incentivo per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro.
- Semplificazioni procedurali: Snellimento delle procedure per accedere ai benefici fiscali.
- Benefici fiscali per il fotovoltaico: Potenziamento del credito d’imposta per l’installazione di impianti fotovoltaici.
- Cumulabilità con altri incentivi: Gli incentivi Transizione 5.0 potranno essere cumulati con altre misure agevolative esistenti.
Credito d’imposta nella Zona Economica Speciale unica (ZES unica)
Gli investimenti dovranno essere realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Nello specifico il credito di imposta è a favore delle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.
Bonus transizione 4.0 (art. 1 c. 445-448)
- Per gli investimenti in beni materiali, gli ordini accettati con acconti versati per almeno il 20% entro la pubblicazione della Manovra 2025 sono esenti dal tetto massimo. Invece, per gli investimenti in beni immateriali è possibile la prenotazione (incentivo 2024) per gli investimenti da effettuarsi entro il 30 giugno 2026, a condizione che l’ordine sia accettato entro il 31 dicembre 2025 e siano stati versati acconti per almeno il 20%.
- Le nuove normative mirano a indirizzare le imprese verso le più generose misure di transizione 5.0 finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) imponendo limiti più rigorosi ai crediti fiscali 4.0.