Il Decreto Liquidità dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 7 giugno.
Il disegno di legge di conversione ha introdotto alcuni importanti emendamenti, già approvati in Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.
Si riportano di seguito alcuni dei correttivi apportati al Decreto.
- Fino al 30 settembre 2020 è prevista la sospensione delle segnalazioni alla Centrale Rischi della Banca d’Italia;
- Per i prestiti con garanzia al 100% dello Stato l’importo massimo è aumentato fino ad € 30.000 (contro i precedenti € 25.000) e la scadenza fino a 10 anni (invece di 7) con preammortamento di 36 mesi (anziché 24);
- Si introduce la possibilità di richiedere la garanzia Sace anche per il factoring.
- Per le richieste di nuovi finanziamenti l’impresa dovrà rilasciare un’autocertificazione, in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
L’articolo 1bis dispone infatti che la richiesta del prestito sia accompagnata da una dichiarazione sostitutiva, sottoscritta dal titolare e/o legale rappresentante dell’impresa, contenente le seguenti attestazioni:
- che l’attività d’impresa è stata limitata o interrotta dall’emergenza epidemiologica COVID-19 e che prima di tale emergenza sussisteva una situazione di continuità aziendale;
- veridicità e completezza dei dati aziendali forniti;
- che il finanziamento coperto dalla garanzia verrà utilizzato per sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia;
- che i finanziamenti saranno accreditati esclusivamente su un conto corrente dedicato;
- che non sussistono problemi in termini di interdittiva antimafia, né condanne definitive per reati fiscali.
L’autocertificazione ha la duplice funzione di accelerare i tempi di erogazione dei finanziamenti e di manleva per le banche.