Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 2018, il decreto relativo alla disciplina dei CONDHOTEL (Dpcm 22 gennaio 2018, n. 13).
Il Condhotel è un esercizio alberghiero aperto al pubblico, a gestione unitaria, composto da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina, la cui superficie complessiva non può superare il 40% del totale della superficie netta destinata alle camere.
La nuova figura può dunque fornire servizi sia attraverso le tradizionali camere che attraverso unità abitative aventi destinazione residenziale.
Il proprietario della struttura alberghiera può decidere di trasformare in appartamenti da vendere con la formula del Condhotel una porzione della struttura esistente fino ad un massimo del 40% della superficie.
In alternativa, può scegliere di aggregare ad un hotel esistente un certo numero di appartamenti ubicati nelle immediate vicinanze (massimo 200 metri lineari).
Per l’albergatore questa formula rappresenta un modo per reperire fondi da investire nella struttura e migliorarne la qualità. Viceversa, per chi compra si tratta di un conveniente investimento, con la possibilità di usufruire del bene senza rinunciare ai vantaggi e ai servizi tipici del pernottamento in albergo.