Credito e liquidità per famiglie e imprese: attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE sono state concesse garanzie per 204 mln di euro, su 27 richieste ricevute
I DATI DELLA TASK FORCE
La task force di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e SACE, costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, ha rilevato la scorsa settimana:
- 2,4 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per poco meno di 250 miliardi
- 400.000 richieste di finanziamenti al Fondo Centrale di Garanzia
La Banca d’Italia, più in dettaglio, spiega che:
- il 44% delle domande di moratoria provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 165 miliardi).
- Le domande delle famiglie, che ammontano quasi a 1,3 milioni, riguardano prestiti per 80 miliardi.
- Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (quasi 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per quasi 143 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (poco più di 43 mila) hanno riguardato quasi 7 miliardi di finanziamenti.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) ci segnalano infine che sono complessivamente 395.039 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 26 maggio 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 18,1 miliardi di euro.
GARANZIA ITALIA SACE
Crescono di conseguenza anche i volumi delle garanzie SACE nell’ambito dell’operatività “Garanzia Italia” e raggiungono quota 204 milioni di euro, (le potenziali operazioni di finanziamento in fase di valutazione e istruttoria da parte delle banche si confermano circa 250 per un valore complessivo di circa 18,5 miliardi di euro).
Una volta terminata l’attività di istruttoria, costruzione dei pool e conseguente delibera, le banche accreditate sul portale dedicato, ad oggi oltre 200, presenteranno le richieste a SACE, che emetterà la garanzia entro 48 ore dalla ricezione come già accaduto per le 27 richieste di garanzie fino ad ora ricevute ed emesse in poche ore attraverso la piattaforma digitale dedicata.
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Iper-ammortamento al restyling
Con la circolare Mise del 1 agosto facilitato l’accesso per i beni semplici.
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nuova sabatini: oltre il 70% di prenotazioni
Nel primo quadrimestre 2018 le prenotazioni in “leasing” nuova Sabatini sono state oltre il 70% rispetto al 30% del finanziamento bancario! Il primo trimestre del 2018 si chiude con +11% rispetto allo stesso periodo del 2017, con 7,6 miliardi di nuovi finanziamenti leasing.
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AIUTI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE REGIONE PUGLIA
Con il Bando “Aiuti per la tutela dell’Ambiente”, la Regione Puglia mette a disposizione delle PMI contributi finanziari per la realizzazione di programmi di investimento mirati a migliorarne l’efficienza energetica.
SOGGETTI BENEFICIARI
Le domande di agevolazione possono essere presentate da microimprese, da imprese di piccola dimensione e da medie imprese (di seguito PMI), che intendono realizzare una iniziativa di efficientamento energetico in unità produttiva ubicata in Puglia.
I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.
I settori ammissibili alle agevolazioni sono sinteticamente i seguenti:
- Produzione di beni, imprese di installazione e riparazione, costruzioni;
- Commercio all’ingrosso ed al dettaglio;
- Produzione ed erogazione di servizi;
- Attività turistiche o connesse al turismo.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili interventi di:
- efficienza energetica;
- cogenerazione ad alto rendimento;
- produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 70% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 70% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
Sono ammissibili a contributo gli interventi volti a ridurre i fabbisogni di energia primaria del sito aziendale oggetto del programma di investimenti nella misura di almeno il 10%, di cui un minimo del 2% che insiste sulla Linea 1 – “Efficienza energetica”.
Con riferimento alla produzione autonoma di energia (con la cogenerazione ad alto rendimento – CAR – ovvero con il ricorso a sistemi che usano le fonti rinnovabili) sono ammissibili a contributo i soli programmi finalizzati ad auto-consumare l’energia prodotta secondo quanto stabilito in materia dalla legislazione nazionale in vigore.
Non sono ammissibili gli investimenti di cogenerazione ad alto rendimento destinati alla gestione dei rifiuti di altre imprese.
SPESE AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili a contributo possono prevedere investimenti su una, su due o su tutte e tre linee previste dall’avviso.
Sono ammissibili a contributo le spese relative a
- Diagnosi energetica ex antee relazione finale risultati conseguiti, nel limite complessivo dell’1,5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento e, comunque, per un ammontare complessivo non superiore a 10.000,00 €;
- Progettazione tecnica dell’interventonei limiti del 5% dei costi ritenuti ammissibili per l’intero programma di investimento;
- Apparecchiature comprensive delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
- Infrastrutture impiantistiche per il supporto degli impianti e degli apparecchi, necessari per il funzionamento dell’impianto oggetto dell’intervento;
- Costi di montaggio, installazione e assemblaggiodegli impianti e delle relative strutture di sostegno, comprensivi delle opere murarie legate esclusivamente alla loro realizzazione e al collegamento alle reti aziendali;
- Avviamento e collaudo dell’interventoai fini dell’esercizio dell’impianto e della sua messa a regime;
- Sistemi di misura e monitoraggiodei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
FORMA DELL’AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese.
La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 30% mutuo a carico del Fondo Efficientamento Energetico Mutui con tasso pari quasi a zero;
- 40% Sovvenzione diretta (contributo a fondo perduto);
- 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Il finanziamento bancario deve coprire il 60% dell’investimento.
Il periodo di durata del mutuo non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più due anni di preammortamento.
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Impresa a tasso zero: incentivi 2018 per donne e giovani che avviano un’attività
Gli incentivi consistono in un finanziamento a tasso zero che può coprire fino al 75% dell’investimento totale ammissibile per un massimo di spesa fino a 1,5 milioni di euro.
Requisiti imprese:
– costituite da giovani tra i 18 e i 35 anni e da donne di tutte le età
– costituite in forma di società, da non più di 12 mesi rispetto alla presentazione della domanda, o da costituirsi entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni, in caso di richiesta presentata da persona fisica.
La presentazione della domanda avviene in via telematica attraverso la piattaforma Invitalia.
Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione.
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I Mini-bond in cinque anni raggiungono un valore di quasi 17 miliardi di euro
E per il 2018 le aspettative prevedono un costante trend positivo.
I mini-bond, intesi come titoli di debito emessi da società cooperative, quotate e non, alternativi al credito bancario, hanno consolidato nel 2017 lo sviluppo costante iniziato nel 2012 in risposta alle difficoltà causate dalla crisi finanziaria.
Stando alle cifre esposte nella quarta edizione del Rapporto italiano sui mini-bond, presentato dall’Osservatorio omonimo della School of Management del Politecnico di Milano, il valore nominale dei mini-bond è arrivato a superare in 5 anni i 16,9 miliardi di euro, 2,9 miliardi considerando solo le emissioni fatte da Pmi (e 3,2 valutando esclusivamente quelle inferiori ai 50 milioni).
La ricerca ha identificato 326 imprese che da novembre 2012 al 31 dicembre 2017 hanno collocato mini-bond in Italia, per un totale di 467 emissioni, ben 398 delle quali con importo sotto i 50 milioni di euro.
Solo lo scorso anno le emittenti sono state 137, 130 delle quali si sono affacciate sul mercato per la prima volta, con un significativo aumento rispetto all’anno precedente.
Il fatturato delle imprese emittenti è molto variabile: nel 34% dei casi è compreso fra 10 e 50 milioni di euro, ma 76 società hanno un fatturato inferiore ai 10 milioni. Nel 2017 è raddoppiato il numero di emittenti con fatturato compreso fra i 100 e i 500 milioni.
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Il factoring cresce del 9,48% nel 2017
Il factoring, un business che in Italia rappresenta circa il 13% del Pil, conferma il suo ruolo fondamentale nel sostegno alle imprese italiane.
Secondo i dati raccolti ed elaborati da Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce tutti i principali operatori del settore, dopo un 2016 di crescita già vicina alla doppia cifra (+9,53% a fine anno), che aveva visto il factoring accompagnare e sostenere la ripresa delle attività produttive con il ritorno al segno positivo dell’economia, il mercato italiano del factoring ha replicato la performance nel 2017: al 31 dicembre, l’incremento del volume d’affari (turnover cumulativo) rispetto al 31 dicembre del 2016 risulta pari al 9,48%.
In aumento anche i crediti in essere (+2,19% rispetto a fine dicembre 2016) e gli anticipi e corrispettivi erogati alle imprese (+1,40%).
Fonte: Assifact. Statistiche al 31 dicembre 2017
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