Contratto istituzionale di sviluppo Foggia: via libera al primo gruppo di 43 progetti
Ieri il Tavolo istituzionale permanente, istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera al primo gruppo di 43 progetti immediatamente realizzabili del Cis per la Capitanata, avviati con i 280 milioni di euro già deliberati dal Cipe e che attiveranno investimenti per 534 milioni di euro.
Il contratto istituzionale di sviluppo di Foggia (denominato anche CIS Capitanata) punta a valorizzare le eccellenze culturali, naturalistiche, artigianali e produttive per mettere meglio a frutto le potenzialità del territorio e le sue capacità attrattive.
Le attività propedeutiche alla definizione del contratto istituzionale di sviluppo sono affidate a Invitalia.
Tutti i progetti CIS Capitanata
Ordona – Realizzazione del parco archeologico di Herdonia € 1.000.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale SP 141 Delle Saline, ex SS 159, II Lotto € 9.000.000,00
Manfredonia – Recupero e consolidamento fabbriche ex convento San Francesco, 2 Stralcio (Completamento strutturale, adeguamento barriere architettoniche, arredi e attrezzature) € 673.913,00
Leonardo – Ampliamento/potenziamento capacità produttiva e R&S” dello Stabilimento Leonardo – Divisione Aerostrutture di Foggia € 75.336.500,00
Fondazione Padre Pio – Polo di riabilitazione tecnologica e robotizzata (Turismo sanitario religioso) € 20.000.000,00
Celle di San Vito – Parco Laboratorio dell’immaginario € 250.000,00
Lucera – POLO MUSEALE STUPOR MUNDI 1° STRALCIO: Progetto di restauro e risanamento conservativo del palatium della fortezza svevo-angioina finalizzato alla sua tutela e conservazione € 1.240.053,96
Casa Sollievo della Sofferenza – Realizzazione piattaforma biotech in ottica industria 4.0 € 36.000.000,00
Cagnano Varano – Valorizzazione della laguna di Varano: bonifica dei fondali e rinaturalizzazione delle sorgenti del Lago di Varano € 750.000,00
San Giovanni Rotondo – Lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della circumvallazione sud, tratto compreso tra la rotatoria di via foggia e la rotatoria di via san marco € 3.800.000,00
Manfredonia – Parcheggio pubblico a servizio del Parco Archeologico e della Basilica di Siponto € 1.189.473,35
Snam S.p.A. – Progetto di potenziamento dei collegamenti con le Isole Tremiti € 26.000.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale SP 28 Pedegarganica – tratto incrocio con la SS272 e la strada provinciale 45 bis € 26.405.000,00
Ordona – Realizzazione di un parcheggio comunale connesso agli scavi di Herdonia ed al museo € 484.776,30
Consorzio di Bonifica Montana del Gargano – Realizzazione di un Acquedotto Rurale a servizio delle comunità agricole presenti sul territorio montano di Monte Sant’Angelo € 6.002.951,42
Foggia – Rifunzionalizzazione e messa norma Mercato ortofrutticolo € 2.150.000,00
Lucera – POLO MUSEALE STUPOR MUNDI 2° STRALCIO: Progetto per la valorizzazione del palatium della fortezza svevo-angioina tramite interventi a destinazione culturale educativa e museale volti a promuovere la fruizione e l’uso del monumento quale centro polifunzionale per finalità turistiche € 1.645.857,89
Foggia – Rifunzionalizzazione e ristrutturazione Palazzo D’Avalois ed attività di divulgazione € 6.400.000,00
Monte Sant’Angelo – Realizzazione strada Panoramica Nord € 9.609.697,40
Consorzio ASI – Agglomerato industriale Incoronata di Foggia – Interventi di adeguamento funzionale del depuratore a servizio della zona industriale Incoronata € 8.590.925,00
Cagnano Varano – Valorizzazione della laguna di Varano: ripristino e ammodernamento SP 42 € 1.500.000,00
Carapelle – Lavori di completamento collettivo fognario reflui civili a servizio dell’intera area P.I.P. € 476.000,00
San Giovanni Rotondo – Lavori di prolungamento della circumvallazione sud, tratto compreso tra incrocio via Foggia – innesto con SS 272 per Monte Sant’Angelo, e realizzazione di due rotatorie € 665.000,00
Isole Tremiti – Interventi macro area n.1 “Area Portuale” Collegamento via mare: implementazione del servizio marittimo nei mesi non estivi € 400.000,00
Provincia Foggia – Sistema dei Musei (Museo della storia e della Tecnologia Agricolo Industriale _ Istituto Tecnico industriale Altamura Da Vinci) € 1.000.000,00
Provincia Foggia – Sito archeologico di Faragola nel Comune di Ascoli Satriano € 3.000.000,00
Cagnano Varano – Valorizzazione del compendio immobiliare “Ex Stazione Idrovolanti” di San Nicola Imbuti n.d.
Ordona – Realizzazione urbanizzazioni in zona PIP – Piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi € 816.878,00
Stornarella – Sistemazione e miglioramento della viabilità esterna rurale € 383.488,93
San Giovanni Rotondo – Intervento di riqualificazione della direttrice centro storico / area santuario € 5.000.000,00
Manfredonia – Slow tourism – tra le Salicornie: progetto di conservazione, ripristino e miglioramento di alcune zone umide minori situate lungo la fascia costiera ricadente nei comuni di Manfredonia e Zapponeta € 537.845,00
Foggia – Realizzazione Polo Museale Giordaniano € 7.000.000,00
Volturara Appula – Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico € 5.000.000,00
Foggia – Potenziamento e diversificazione della produzione agroalimentare di Masseria Giardino e complementari percorsi di integrazione abitativa, sociale e culturale € 20.732.685,98
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale della SP 77 Rivolese ex SS545 € 30.000.000,00
San Marco in Lamis – Le Vetrine del Gargano: opere di urbanizzazione primaria e secondaria necessarie per l’insediamento delle attività artigianali locali € 2.600.000,00
Mattinata – Interventi di sviluppo, riqualificazione e ampliamento dell’area portuale € 10.400.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Sistemazione funzionale della SP 53 Mattinata – Vieste € 47.000.000,00
Isole Tremiti – V. Interventi macro area n. 2 “Infrastrutture di collegamento tra le varie macro aree”: San Domino € 1.168.318,12
Celle di San Vito – L’isola che non c’è – € 175.000,00
Progetti immediatamente realizzabili a valere su altri fondi
Volturara Appula – Completamento SS Fortorina (innesto alla SS 17 Variante di Volturara Appula) 4° stralcio 5° Lotto funzionale Contratto di Programma ANAS € 40.389.846,12
Foggia – Sistema di trasporto Rapido di Massa Elettrico della Città di Foggia Bus Rapid Transit Piano Operativo FSC Infrastrutture 2014 – 2020 (Del CIPE 56/16) € 74.480.000,00
Confindustria – Piattaforma Logistico Ferroviaria integrata retroportuale Incoronata – Foggia Patto per la Puglia – € 45.000.000,00
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LEASING E NOLEGGIO – Gli ultimi dati sul comparto e andamento del settore.
È stato pubblicato “TO LEASE 2019” il rapporto annuale di Assilea sui dati di leasing e noleggio 2018-19.
- AUMENTA IL PESO DEL LEASING IN ITALIA ED EUROPA
Nel 2018 la dinamica positiva ha interessato tutti i principali comparti portando ad una crescita del peso del leasing sull’economia e sui finanziamenti a medio-lungo termine delle imprese. Il canale dei fornitori (soprattutto nel leasing auto e strumentale) e quello bancario (negli altri) si confermano i canali di vendita prevalenti. A fronte di una diminuzione del numero assoluto di agenti e mediatori, crescono comunque i volumi di leasing da questi intermediati, a conferma di una maggiore efficienza raggiunta da questo canale, soprattutto in specifici segmenti, quali il leasing nautico ed energy.
- GLI UTILIZZATORI
Il mercato italiano del leasing e del noleggio risulta essere molto variegato; negli anni si è sempre più prestata maggiore attenzione a modelli di business basati sulla componente dei servizi, come nei settori del leasing operativo e noleggio a lungo termine e questo ha portato anche ad una ricomposizione dell’offerta sulla base della natura, bancaria e non, degli operatori. Per il 2018 si osserva una crescita diffusa dello stipulato leasing in quasi tutti i settori economici della clientela a differenza dello scorso anno dove la crescita risultava concentrata nelle famiglie consumatrici. Per il 2018 tale settore registra invece una forte diminuzione sia del numero (-11%) che nel valore di contratti (-14%). In linea con l’anno precedente anche per il 2018 risulta in calo l’estero con una diminuzione del 26% del numero e del 16% del valore dei contratti.
La crescita ha caratterizzato tutti gli altri settori, nel dettaglio l’incremento più significativo in numero si presenta nel settore delle società finanziarie +32% mentre per valore dei contratti le amministrazioni pubbliche e le istituzioni senza scopo di lucro hanno registrato la dinamica migliore con un aumento rispettivamente del +30% e +27%. In controtendenza rispetto allo scorso anno risultano in crescita sia in numero che in valore anche le famiglie produttrici e gli artigiani. Rispetto allo stipulato leasing totale la quota maggiore resta appannaggio delle società non finanziarie che pesano per l’83,1% con un incremento rispetto allo scorso anno pari a 0,8 p.p.. La “fetta” che ha registrato la diminuzione più significativa è stata quella delle famiglie consumatrici che è scesa al 5,6% con un calo di 1,3 p.p. mentre il resto dello stipulato si è ripartito secondo percentuali in linea rispetto allo scorso anno con un leggero aumento del peso delle famiglie produttrici e degli artigiani che sono aumentati rispettivamente di 0,2 p.p. e 0,3 p.p. Rimane al di sotto dell’1% l’importanza della clientela appartenente alle società finanziarie, istituzioni senza scopo di lucro, amministrazioni ed estera.
La distribuzione dello stipulato tra i principali settori di attività economica della clientela leasing non mostra variazioni significative delle quote ed evidenzia, in linea con lo scorso anno, il peso prevalente delle attività manifatturiere (33,7%) seppure con una diminuzione nel 2018 di 2,6 p.p. e una contrazione degli investimenti superiore a 50 milioni di euro. Risulta in aumento rispetto al 2017 la quota sia del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che raggiunge il 14,2%, sia quella delle attività di trasporto e magazzinaggio (14,7%). Queste ultime registrano un aumento degli investimenti di oltre 200 milioni di euro, in linea con gli incentivi di cui alla Nuova Sabatini ordinaria e Superammortamento che per il 2018 hanno consentito la ripresa degli investimenti e del leasing soprattutto verso il settore del trasporto merci. Si evidenzia un ulteriore incremento anche per le attività professionali, scientifiche e tecniche che aumentano di oltre 150 milioni di euro, e per i servizi di informazione e comunicazione, con una crescita del 38%.
- DINAMICHE REGIONALI
Nel 2018 il leasing ha supportato la crescita più accelerata degli investimenti al Sud, con una dinamica dello stipulato a due cifre. Nel Nord Ovest si è osservata una crescita particolarmente importante nel Piemonte. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si confermano al primo posto per stipulato sia sul totale che nei principali comparti del leasing. Alto il peso di Lazio, Campania e Toscana nel comparto delle rinnovabili. Il 38% del leasing a imprese manifatturiere si concentra nel Nord Ovest. In Trentino Alto Adige ed in Campania il leasing ha rivolto importanti finanziamenti al settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche.
- LEASING STRUMENTALE – FINANZIARIO E OPERATIVO –
È proseguita anche nel 2018 la crescita del leasing di beni strumentali. La dinamica è stata positiva sia per il prodotto del leasing finanziario che per quello del leasing operativo (privo di opzione finale d’acquisto). Migliore la performance degli operatori esteri, la cui quota di mercato ha superato quella degli operatori italiani. Migliori anche le performance delle società di natura non bancaria (commerciali) nello specifico segmento del leasing operativo. Mentre i beni del comparto ICT si confermano al primo posto per numero di contratti stipulati, oltre il 15% dei volumi di leasing strumentale dell’anno ha riguardato i macchinari per l’edilizia.
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REGIONE PUGLIA: APPROVATO NUOVO PROGRAMMA STRATEGICO 2019-2020 PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Puglia ha un nuovo Programma strategico per l’internazionalizzazione, approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 4 aprile.
21 i settori focus prioritari, 5 le linee di intervento, 21 i Paesi target
Il nuovo programma si propone da un lato di promuovere e rafforzare la propensione all’internazionalizzazione delle imprese e dei distretti pugliesi, dall’altro di sviluppare la capacità di attrarre investimenti in Puglia, in particolare nei settori delle specializzazioni intelligenti sfruttando le opportunità offerte dall’economia digitale.
- 21 Settori focus inquadrati all’interno di specifiche priorità regionali
Meccatronica, aerospazio, automotive e logistica avanzata si inseriscono all’interno della manifattura sostenibile; tecnologie ambientali, energia rinnovabile, edilizia sostenibile, nautica da diporto, turismo portuale, farmaceutica, dispositivi medicali, biotecnologie rosse e biotecnologie verdi fanno riferimento alla priorità regionale della salute dell’uomo e dell’ambiente; servizi Ict, industria culturale e industria dell’intrattenimento si collocano nell’ambito delle comunità digitali creative e inclusive; mentre arredamento, complementi d’arredo, abbigliamento, calzaturiero e gioielleria si inseriscono nella priorità regionale del rilancio dei settori tradizionali del “Made in Italy”.
- 21 Paesi target suddivisi in mercati “consolidati”, “ad alto potenziale” e di “prossimità”
Per la Puglia sono mercati consolidati: Paesi dell’Unione Europea quali Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera; del Nord America come Stati Uniti e Canada e dell’estremo Oriente come il Giappone.
I mercati ad alto potenziale sono rappresentati dai Paesi che aprono nuove prospettive e rilevanti opportunità: si tratta di Emirati Arabi Uniti, Israele, Turchia, Russia, Cina, Corea del Sud, India e Singapore, Sudafrica, Kenya e Corno d’Africa.
Infine i mercati di prossimità, strategici per la vicinanza, come Albania, Macedonia e Montenegro.
- 5 linee di intervento
- Interventi istituzionali per promuovere e valorizzare l’immagine della Regione;
- Interventi di carattere settoriale per promuovere e valorizzare l’offerta regionale nei principali settori focus con partecipazioni a fiere e ad eventi settoriali di rilevanza internazionale;
- Interventi di sostegno ai progetti di promozione internazionale delle Pmi pugliesi (Voucher Fiere, nuovo Fondo Internazionalizzazione).
- Interventi di marketing localizzativo ai fini dell’attrazione degli investimenti in Puglia;
- Interventi di assistenza tecnica.
Il Programma sarà realizzato grazie alle risorse del Por Puglia 2014/2020, Azione 3.5 “Attrazione degli investimenti e interventi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese pugliesi”.
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SRL: AMPLIAMENTO DELL’OBBLIGO DI NOMINA DELL’ORGANO DI CONTROLLO
Il D. Lgs. n. 14 del 12.1.2019, pubblicato sulla G.U. n. 38 del 14.2.2019, introduce nel nostro ordinamento il nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” che ha abbassato le soglie previste per la nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore delle Srl.
Le disposizioni attualmente in vigore (art. 2477 c.c.) prevedono che vi sia l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nel caso in cui:
- la società è tenuta alla redazione del bilancio consolidato;
- la società esercita il controllo una società obbligata alla revisione legale dei conti;
- vengono superati per due esercizi consecutivi due dei limiti indicati all’art. 2435-bis, primo comma del codice civile, in tema di redazione del bilancio in forma abbreviata ovvero:
- totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000 euro;
- ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000 euro;
- dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità.
Le novità legislative intervengono sul terzo fattore che determina la nomina obbligatoria, e di fatto stabiliscono una importante riduzione dei limiti sopra indicati, in particolare:
- il limite relativo al totale dell’attivo dello stato patrimoniale viene diminuito da 4,4 milioni di euro a 2 milioni di euro;
- il limite relativo ai ricavi delle vendite e delle prestazioni viene diminuito da 8,8 milioni di euro a 2 milioni di euro;
- il limite relativo ai dipendenti occupati in media durante l’esercizio viene portato da 50 a 10 unità.
Inoltre, sarà sufficiente superare almeno uno dei limiti dimensionali sopra citati.
L’obbligo di nomina cessa quando, per tre esercizi consecutivi, non viene superato alcuno dei suddetti limiti.
Le Srl costituite alla data del 16 marzo 2019 (data di entrata in vigore della norma), qualora ricorrano i presupposti, devono provvedere alla nomina dell’organo di controllo o del revisore e, se necessario, adeguare l’atto costitutivo e lo statuto alle nuove disposizioni, entro i 9 mesi successivi, ossia entro il 16 dicembre 2019.
In sede di prima applicazione delle nuove regole gli esercizi cui fare riferimento ai fini della verifica del superamento dei parametri sono il 2017 e il 2018.
Di conseguenza, le Srl che nel 2017 e nel 2018 hanno superato i nuovi limiti, sono tenute a nominare l’organo di controllo o il revisore ed, eventualmente, ad adeguare l’atto costitutivo e lo statuto, entro il prossimo 16 dicembre.
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MINIBOND REGIONE PUGLIA
Con l’emissione dei minibond la Regione Puglia intende accompagnare le imprese nel mercato dei capitali, per rendere disponibili risorse finanziarie nuove e alternative al tradizionale credito bancario.
La Regione Puglia sarà al fianco delle aziende che vorranno emettere i minibond con il supporto della società inhouse Puglia Sviluppo che ha realizzato lo strumento.
Il fondo per i Minibond Puglia 2014/2020 ha una dotazione di 40 milioni di euro; attualmente è in corso la selezione dell’operatore finanziario, che svolgerà il ruolo di arranger.
L’arranger gestirà la strutturazione e il collocamento della cartolarizzazione del portafoglio dei minibond e definirà le caratteristiche stesse delle obbligazioni (durata, ammontare, ammortamenti, ecc), tenendo conto del profilo degli emittenti.
Le imprese selezionate, quindi, emetteranno i minibond che saranno sottoscritti e acquistati da una special purpose vehicle, una società appositamente creata dall’arranger, che sottoscriverà e acquisterà le obbligazioni e contestualmente emetterà delle note collocate presso gli investitori individuati (banche, società di gestione del risparmio, società di investimento a capitale variabile, ecc). L’investitore principale sarà quindi l’investitore istituzionale che sottoscriverà la maggioranza delle note.
Le imprese che intenderanno aderire all’iniziativa, e che hanno i requisiti per farlo, saranno selezionate con una call che sarà lanciata da Puglia Sviluppo.
Dovrà trattarsi di piccole e medie aziende non quotate, con sede legale o operativa in Puglia, con fatturato compreso tra cinque e cinquanta milioni di euro, che possano poi rientrare in una logica aziendale su un investimento che ha un taglio minimo di 2 milioni di euro (il taglio singolo dei minibond è compreso tra 2 e 10 milioni di euro con una durata massima di 7 anni).
La Regione Puglia sarà garante sulle “prime perdite” del portafoglio di minibond costituito dall’arranger; sosterrà le imprese per abbattere i costi di emissione dei minibond, compresi quelli di certificazione del rating e dei bilanci (fino a un 50%); si impegnerà finanziariamente insieme agli investitori istituzionali per la sottoscrizione dei bond.
Un impegno importante che permette alle imprese di contenere i costi, agli investitori di poter contare su un soggetto forte a garanzia e che mira a rendere l’intera operazione fattibile guardando alle caratteristiche e alle esigenze delle imprese locali.
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NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO – INVITALIA
Dotazione finanziaria di 150 milioni di euro, procedura a sportello fino a esaurimento fondi.
La misura ha l’obiettivo di sostenere, in tutta Italia, la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.
Prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili.
Per il 25% residuo, si richiede il cofinanziamento da parte dell’impresa, con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.
Sono finanziabili le iniziative per:
- Produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- Commercio di beni e servizi
- Turismo
Possono essere ammessi anche progetti riconducibili a settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, nella filiera turistico-culturale e relativi all’innovazione sociale.
E’ previsto un rimborso agevolato che parte dal momento del completamento del piano di investimenti, da realizzare entro 24 mesi dalla firma del contratto.
La durata massima del piano di rimborso è di 8 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate.
Grazie alla Convenzione tra ABI, MISE e Invitalia, le imprese beneficiarie possono realizzare i programmi di spesa ammessi alle agevolazioni sulla base di fatture di acquisto non quietanziate, consentendo tempi di realizzazione più rapidi, un impegno finanziario meno oneroso e un pagamento più veloce dei fornitori.
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Primo insediamento in agricoltura: 70 milioni di euro da ISMEA
Pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2019 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.
I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, che si insediano in agricoltura per la prima volta, potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per acquistare un’azienda agricola.
Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell’intervento in relazione allo sviluppo dell’attività agricola.
Il bando 2019 prevede una dotazione finanziaria di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del Centro–Nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.
Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul portale dedicato dell’ISMEA a partire dalle ore 12 del 12 aprile 2019 fino alle ore 12 del 27 maggio 2019.
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NOVITÀ DECRETO CRESCITA: POTENZIAMENTO NUOVA SABATINI E REINTRODUZIONE DEL SUPERAMMORTAMENTO
Nuova Sabatini
Finanziamento agevolato fino a 4 milioni di investimento, contributo in unica soluzione fino a 100mila euro.
Fino ad oggi si poteva applicare su una spesa da 20mila a 2 milioni di euro. Con il decreto Crescita il tetto massimo finanziabile sale a 4 milioni di euro. E’ poi introdotta la possibilità di erogare il contributo in un’unica soluzione se il finanziamento è inferiore ai 100mila euro.
La Nuova Sabatini è uno degli strumenti che maggiormente hanno funzionato negli ultimi anni, per facilitare il ricambio del parco macchine aziendale e lo sviluppo della digitalizzazione delle PMI, tramite leasing o finanziamento di beni strumentali ad uso produttivo. Non prevede quindi un bonus fiscale, ma un finanziamento agevolato appunto, per un massimo di cinque anni, e un contributo ministeriale che copre gli interessi del prestito.
La Legge di Bilancio 2019 ha rifinanziato la Nuova Sabatini stanziando 480 milioni di euro fino al 2024.
Superammortamento
Torna il provvedimento per consentire alle imprese che investono nell’acquisto di beni strumentali nuovi di accedere all’ammortamento maggiorato al 130%.
In modo particolare, è stata prorogata dal 1° aprile 2019 fino al 31 dicembre 2019, la maggiorazione del 30% del costo di acquisto che gli imprenditori affrontano quando investono in beni strumentali per la loro attività, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Restano esclusi dall’agevolazione, auto e veicoli.
Il beneficio spetta per investimenti complessivi fino a 2,5 milioni di euro e non si applica alla parte eccedente.
Così come accadeva negli anni scorsi, la durata del superammortamento, reintrodotto dal Decreto Crescita, si allungherà per altri sei mesi, e potrà essere utilizzato per gli investimenti conclusi entro il 30 giugno 2020 (data ultima di consegna del bene), a patto però che al 31 dicembre 2019, l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisto del bene.
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LA RIFORMA DEL FONDO DI GARANZIA PER PMI
Sono in vigore dal 15 marzo 2019 le nuove disposizioni operative del Fondo di garanzia, l’agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico che affianca le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario.
Il Fondo è gestito da Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A., Gruppo Invitalia, e offre una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi da Banche, Società di leasing e altri intermediari finanziari.
Le novità della riforma del Fondo di Garanzia
Le modifiche introdotte dalla riforma del Fondo di Garanzia ampliano la platea dei beneficiari (PMI, professionisti, start-up, nuove imprese, microcredito).
In particolare, la riforma prevede:
- la ridefinizione delle modalità d’intervento, articolate in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia
- l’applicazione del modello di valutazione basato sulla probabilità di inadempimento delle imprese beneficiarie
- la riorganizzazione delle misure di copertura e di importo massimo garantito
- l’introduzione delle operazioni a rischio tripartito, per le quali è prevista un’equa ripartizione del rischio tra soggetto finanziatore, soggetto garante e Fondo.
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