nuova sabatini: oltre il 70% di prenotazioni
Nel primo quadrimestre 2018 le prenotazioni in “leasing” nuova Sabatini sono state oltre il 70% rispetto al 30% del finanziamento bancario! Il primo trimestre del 2018 si chiude con +11% rispetto allo stesso periodo del 2017, con 7,6 miliardi di nuovi finanziamenti leasing.
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Al via il secondo fondo di Invitalia Ventures Sgr per investimenti al Sud
Parte con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro il nuovo fondo di venture capital gestito da Invitalia Ventures sgr dedicato alle pmi del Sud, in particolare a quelle che producono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Il nuovo fondo, battezzato Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, ha una durata di 12 anni ed è finanziato con risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e per la coesione, a cui potranno aggiungersi sottoscrizioni da parte di altri investitori.
Italia Venture II investirà nel capitale di rischio solo contestualmente a investitori privati, i quali dovranno apportare risorse pari ad almeno il 50% dell’investimento. Le operazioni sono rivolte ad imprese, con ricavi per almeno 10 milioni di euro, operanti soprattutto nei settori con alto potenziale di sviluppo, tra cui: agrofood, meccatronica, healthcare, turismo, moda e lifestyle.
Infatti, il fondo varato con la Legge di Stabilità 2018 è pensato soprattutto per le PMI che vogliono investire in progetti altamente tecnologici (Industria 4.0) per velocizzare la produzione e far crescere in dimensioni l’azienda. Progetti che le imprese hanno sempre più difficoltà a farsi finanziare dagli istituti di credito e dalle banche.
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Nuova Sabatini: 320 milioni di euro entro il 2018
Per le imprese che intendono richiedere il finanziamento agevolato per l’acquisto di macchinari nuovi previsto dalla “Nuova Sabatini” ci sono ancora a disposizione, entro la fine del 2018, circa 320 milioni di euro (il 25% delle risorse stanziate).
E’ l’ultimo aggiornamento del Ministero dello Sviluppo Economico che mensilmente rende conto dell’andamento della misura.
Si ricorda che la Nuova Sabatini prevede un finanziamento agevolato per le PMI per l’acquisto di macchinari nuovi, hardware, software e tecnologie digitali, per un massimo di cinque anni, per investimenti compresi fra i 20mila e i 2 milioni di euro. E’ previsto anche un contributo del Ministero, che sostanzialmente copre i costi del finanziamento.
Il finanziamento può essere assistito dal Fondo di Garanzia fino all’80%.
Per maggiori informazioni: info@investimenti-finanza.it
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Resto al Sud: fino a 50mila euro per le nuove imprese under 35
Con le agevolazioni “Resto al Sud” i giovani tra 18 e 35 anni residenti nelle regioni meridionali hanno la possibilità di avviare nuove attività di impresa per:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
Sono escluse le attività agricole, libero professionali e il commercio.
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi
Con Resto al Sud ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento fino ad un massimo di 50mila euro, che può arrivare fino a 200mila euro in caso di aggregazione di più richiedenti su un progetto comune.
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MCC FINANZIA PROGETTI IN RICERCA E INNOVAZIONE AL SUD
Con 62 milioni di euro, il Mediocredito Centrale finanzia prestiti per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nelle regioni del Mezzogiorno.
MCC, selezionata dalla BEI, la Banca Europea per gli investimenti, sulla base dell’esperienza consolidata e del know-how acquisito, potrà gestire i fondi per l’erogazione di finanziamenti a medio-lungo termine alle imprese e agli enti di ricerca che presenteranno progetti basati sull’utilizzo di tecnologie abilitanti (KETs) relativamente a specifiche aree di specializzazione:
- aerospazio;
- agrifood;
- blue growth (economia del mare);
- chimica verde;
- design, creatività e Made in Italy;
- energia;
- fabbrica intelligente;
- mobilità sostenibile;
- salute;
- comunità intelligenti, sicure e inclusive;
- tecnologie per gli ambienti di vita;
- tecnologie per il patrimonio culturale;
I finanziamenti chirografari a medio/lungo termine avranno una durata da 24 a 84 mesi e saranno erogati per progetti basati su importi superiori a 500mila euro.
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ISMEA: 70 MILIONI DI EURO PER IL PRIMO INSEDIAMENTO IN AGRICOLTURA
Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2018 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.
Obiettivo del bando è sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi fino a un massimo di 70mila euro.
I giovani alla data di presentazione della domanda devono possedere, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:
- età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti;
- cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
- residenza nel territorio della Repubblica Italiana;
- possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, attestate da almeno uno dei seguenti documenti:
- titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario;
- titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario;
- esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;
- attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.
Nel caso in cui al momento della presentazione della domanda il giovane non disponga di adeguate capacità e competenze professionali, è ammesso al bando, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisirle entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni.
Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell’intervento in relazione allo sviluppo dell’attività agricola.
In linea di massima, le operazioni fondiarie devono avere importo compreso tra 250mila e 2 milioni di euro, ma le agevolazioni possono essere richieste anche a fronte di operazioni di valore inferiore o superiore a fronte della concessione di un mutuo ipotecario a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione per un valore pari al 120% del mutuo.
Il tasso annuale di riferimento massimo applicabile alle operazioni è corrispondente al tasso base vigente al momento dell’ammissione delle domande alle agevolazioni aumentato fino a 220 punti base e non può, in ogni caso, essere inferiore allo 0,50% annuo.
La durata del piano di ammortamento dell’operazione può, su domanda del richiedente, essere alternativamente di:
- 15 anni (più 2 anni di preammortamento),
- 20 anni (più 2 anni di preammortamento),
- 30 anni (comprensivi di 2 anni di preammortamento).
La dotazione finanziaria che ISMEA mette a disposizione per il bando 2018 è di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del centro-nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.
Le domande di accesso al bando potranno essere presentate fino alle ore 12 dell’11 Maggio 2018.
Per maggiori informazioni: info@investimenti-finanza.it
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FONDO DI GARANZIA PER LE PMI
Si tratta di un’iniziativa dello Stato per sostenere le piccole e medie imprese italiane, agevolando il loro accesso al credito.
Infatti, è uno strumento, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che permette alle imprese di ottenere la concessione di finanziamenti da parte delle banche, potendo contare sullo Stato che fa da garante. Per questo facilita l’accesso al credito bancario, perché lo Stato garantisce alla banca che il finanziamento verrà restituito.
Le imprese devono essere valutate in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Devono perciò essere considerate economicamente e finanziariamente sane sulla base di appositi modelli di valutazione.
Per accedere al fondo di garanzia è necessario rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda. In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre rivolgersi ad un confidi accreditato.
Possono essere garantiti i soggetti appartenenti a qualsiasi settore con l’eccezione delle attività finanziarie. Le imprese agricole possono utilizzare soltanto la controgaranzia rivolgendosi ad un confidi che opera nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca.
La garanzia è concessa, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti.
Il Fondo garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili.
Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo.
Per maggiori informazioni: info@investimenti-finanza.it
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INTERVENTI FINANZIARI ISMEA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI
BENEFICIARI
Possono beneficiare degli interventi finanziari:
- Le società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione degli stessi;
- Le società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole;
- Le società di capitali partecipate almeno al 51% da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica, dei prodotti agricoli.
Sono esclusi gli interventi finanziari a sostegno delle imprese che producono prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
Gli interventi finanziari (aiuti compatibili con il mercato interno o finanziamenti a condizioni di mercato) sono stabiliti nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Gli interventi finanziati a condizione agevolata sono effettuati da ISMEA nella forma del finanziamento a tasso di interesse agevolato.
Il finanziamento agevolato può avere durata massima di 15 anni, di cui un massimo di 5 anni di preammortamento e fino ad un massimo di 10 anni di ammortamento, con rate semestrali posticipate a capitale costante.
In ogni caso il finanziamento agevolato non può essere erogato ad un tasso inferiore allo 0,50%.
Gli interventi possono riguardare una o più attività produttive relative ad uno stesso soggetto beneficiario e comprendono le seguenti tipologie:
- Investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria
- Investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la loro commercializzazione
- Investimenti concernenti beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole
- Investimenti per la distribuzione e la logistica, anche su piattaforma informatica, di prodotti agricoli
SPESE AMMISSIBILI
- opere di miglioramento fondiario
- acquisto, costrizione o miglioramento di beni immobili
- acquisto di macchinari ed attrezzature
- acquisto di programmi informatici
Possono essere ammessi a finanziamento a tasso agevolato i progetti con un ammontare di spese ammissibili compreso tra 2 milioni e 20 milioni di euro avviati successivamente alla presentazione della domanda di aiuto.
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SUPER AMMORTAMENTO 2018
Introdotto dalla legge di stabilità del 2016 a favore di coloro che esercitano arti e professioni e di soggetti titolari di reddito d’impresa, il super ammortamento consente di maggiorare il costo d’acquisto dei beni strumentali in modo che – ai fini della determinazione di IRPEF e di IRES – l’imputazione della quota di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria siano più elevati.
Scopo della misura è facilitare e agevolare l’acquisto di nuovi beni avanzati e moderni per l’esercizio dell’impresa.
Anche nel 2018 ci sarà il super ammortamento, ma non più al 140% come lo scorso anno, bensì al 130%. Questo vuol dire che per il 2018 le imprese beneficeranno di una maggiorazione del 30% sul costo di acquisto.
Eliminato del tutto, invece, il super ammortamento auto al 120%: non ci sarà più l’agevolazione per l’acquisto di auto strumentali al lavoro di impresa.
Il super ammortamento si applica su tutti gli investimenti che sono effettuati dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno del 2019 se l’ordine sia stato accettato dal venditore e pagato almeno il 20% del suo valore entro il 31 dicembre del 2018.
I beni devono essere nuovi e non usati; materiali, e quindi sono esclusi dal super ammortamento i beni immateriali; ad uso durevole, atti ad essere utilizzati nel processo produttivo.
La misura spetta ai titolari di reddito di impresa, ai professionisti, a coloro che hanno reddito di lavoro autonomo anche associativo e ai contribuenti in regime dei minimi inclusi. Invece sono esclusi dalla misura del super ammortamento 2018 i contributi nel regime forfetario e le imprese marittime.
Pertanto, se l’imprenditore acquista un nuovo bene per l’azienda – per esempio dei macchinari – e questi rientrano fra quelli del super ammortamento, potrà pagare 100 ma avrà il vantaggio di portare in deduzione 130.
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INCENTIVI ENERGIE RINNOVABILI 2018-2020
Pubblicata la bozza di Decreto per il sostegno nel periodo 2018-2020 alla produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili.
La bozza è stata ora inviata per approvazione all’Autorità per l’Energia (ARERA) e alla Conferenza Unificata delle Regioni e deve avere anche il parere positivo da parte della Commissione Europea.
Quali impianti accedono agli incentivi
Possono accedere agli incentivi i progetti selezionati per l’iscrizione ai registri che rientrino nelle seguenti categorie:
- impianti di nuova costruzione, completamente ricostruiti e riattivati di potenza inferiore a 1 MW;
- impianti oggetto di un intervento di potenziamento nel caso in cui la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW
- impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW
E’ possibile accedere agli incentivi anche attraverso aste al ribasso, se la potenza degli impianti è superiore di 1 MW.
I bandi sono organizzati in 3 gruppi:
1. impianti eolici e fotovoltaici
Con un totale di 580 MW per l’iscrizione ai registri e 4.800 MW per le aste al ribasso e considerando alcuni criteri di priorità per le offerte per impianti realizzati su discariche esaurite, cave e miniere esaurite, aree di pertinenza di discariche e siti contaminati.
2. impianti idroelettrici, impianti geotermoelettrici, impianti di gas residuati dei processi di depurazione e impianti alimentati da gas di discarica (realizzati su discariche esaurite)
Con un totale di potenza di 140 MW per i registri e 245 MW per le aste.
3. impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo impianti eolici, impianti idroelettrici e geotermoelettrici, a patto che gli impianti siano in esercizio da almeno due terzi della loro vita utile e non ricevano già incentivi al momento della domanda.
Con un totale di 70 MW per i registri 490 MW per le aste.
Un altro obiettivo del decreto è quello della razionalizzazione degli interventi, per evitare che gli impianti siano realizzati nelle stesse zone in cui sono già inserite FER non programmabili connesse in rete, gli operatori dovranno informare il GSE su quali siano le zone critiche indicando l’ulteriore capacità produttiva massima che può essere aggiunta alla rete.
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