Investimenti in Macchinari Innovativi: nuove risorse
Il Bando Macchinari Innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire il passaggio del settore manifatturiero verso il modello dell’economia circolare.
La misura sostiene gli investimenti innovativi che siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
L’intervento agevolativo è stato definito nell’ambito del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate.
La dotazione finanziaria complessiva dello strumento, pari complessivamente a euro 265 milioni, sarà messa a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi, che verranno aperti a distanza di non meno di 6 mesi l’uno dall’altro.
Beneficiari
Micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Settori economici ammessi
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.
Investimenti ammissibili
Programmi di investimento non inferiori a euro 400.000 e non superiori a euro 3.000.000 realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Gli investimenti devono prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Intensità delle agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %.
Il mix di agevolazioni in relazione alla dimensione dell’impresa è il seguente:
- imprese di micro e piccola dimensione: contributo in conto impianti 35% e finanziamento agevolato 40%;
- imprese di media dimensione: contributo in conto impianti 25% e finanziamento agevolato 50%.
Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Le agevolazioni sono erogate dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie.
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FINANZA ALTERNATIVA, IN UN ANNO DESTINATI ALLE PMI 3 MILIARDI DI EURO
Da luglio 2018 a giugno 2019 in Italia la finanza alternativa al credito bancario ha veicolato verso le PMI circa 3 miliardi di euro, contro i 2,3 miliardi del periodo precedente.
È quanto emerge dal Quaderno di ricerca sulla Finanza alternativa per le PMI in Italia, redatto dagli Osservatori Entrepreneurship & Finance della School of Management del Politecnico di Milano.
Stando ai dati dell’indagine, aggiornati al 30 giugno, i mini-bond si sono imposti come il primo canale alternativo col 51% del mercato (contro il 28% del periodo 2008-2018), generando 1,840 miliardi di finanziamenti. Le imprese emittenti sono state 221 (36 delle quali si sono affacciate sul mercato per la prima volta quest’anno), per un valore di 3,545 miliardi di euro suddivisi in 335 emissioni.
Il crowdfunding ha fatto registrare un buon tasso di crescita trainato dall’estensione a tutte le pmi di questa opportunità, inizialmente riservata a startup e pmi innovative.
L’ultimo biennio ha visto una crescita anche dei prestiti erogati alle pmi dalle piattaforme di lending, costituite, anche in questo caso, da una pluralità di prestatori privati (piccoli risparmiatori o investitori istituzionali). Su 60,3 milioni di euro prestati a circa 250 pmi italiane (escludendo le ditte individuali), 53,9 sono stati concessi nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2017 e il 30 giugno 2018.
Non trascurabili i risultati messi a segno dall’invoice trading: adottato da 900 pmi e cresciuto dal 5% al 16%, è stato in grado di generare finanziamenti quasi pari a quelli dell’ultimo decennio (580,8 milioni di euro su 612,2), divenendo il terzo segmento del mercato.
In coda il direct lending con un numero marginale di pmi che hanno ottenuto un prestito da fondi specializzati, per un importo intorno ai 20 milioni. È aumentato invece l’interesse verso le criptovalute e la tecnologia blockchain, tanto che molti imprenditori si sono lanciati nel mercato delle Initial coin offerings (Icos). La ricerca ha censito 16 ico promosse entro giugno da team costituiti per più del 50% da italiani, per un totale di 150 milioni di euro, di cui circa 80 riconducibili a pmi italiane già esistenti o di nuova costituzione.
Ultimo settore preso in considerazione dall’indagine sono gli investimenti effettuati da soggetti professionali nel campo del private equity e del venture capital. Persa la prima posizione, passata dal 59% del mercato nel periodo 2008-2018 all’attuale 22%.
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INCENTIVO “RESTO AL SUD” PER PROFESSIONISTI E UNDER 46: DALL’8 DICEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Il 23 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che estende i finanziamenti di “Resto al Sud” agli under 46 e ai professionisti. Pertanto, dall’8 dicembre 2019 sarà possibile presentare la domanda di agevolazione.
L’incentivo Resto al Sud è un finanziamento agevolato per chi apre nuove attività nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I soggetti proponenti devono essere già costituiti alla data di presentazione della domanda o farlo entro 60 giorni (che salgono a 120 in caso di residenza all’estero). Le forme giuridiche ammesse sono l’impresa individuale o la società (comprese le cooperative e le società fra professionisti). Per le attività libero-professionali svolte in forma individuale è richiesta unicamente la partita IVA nonché, laddove prevista, l’iscrizione agli ordini professionali.
La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.
È possibile avviare iniziative imprenditoriali per:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi
L’incentivo può arrivare fino a 50mila euro per un soggetto individuale e fino a 200mila euro per una società.
Resto al sud è un incentivo a sportello: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.
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NUOVE RISORSE PER IL FONDO DI GARANZIA PMI
Per il Fondo di garanzia PMI arriva una dotazione di 670 milioni di euro. Le nuove risorse sono assegnate dal decreto fiscale (D.L. n. 124/2019) collegato alla legge di Bilancio 2020 (D.L. 124/2019, art. 41).
PMI e professionisti potranno continuare ad utilizzare questo strumento strategico per ottenere le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti.
Il Fondo è uno strumento strategico per le PMI e i professionisti: mediante la concessione di una garanzia pubblica, permette loro di ottenere le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti e la crescita con costi più bassi.
Nel 2019, il Fondo di garanzia è stato interessato da importanti novità: dal 15 marzo sono cambiate le condizioni di ammissibilità e le disposizioni generali. Sono state ridefinite le modalità d’intervento che vengono articolate in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia, nonché modulate le percentuali di copertura del Fondo e l’importo massimo garantito in funzione della classe di merito e della tipologia di operazione finanziaria. Sono state, inoltre, introdotte anche le operazioni a rischio tripartito, per le quali è prevista un’equa ripartizione del rischio tra soggetto finanziatore, soggetto garante e Fondo.
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STATISTICHE LEASING E NOLEGGIO GEN-SETT 2019
Il mercato del leasing e del noleggio a lungo termine nel terzo trimestre del 2019 totalizza oltre 19,9 miliardi di euro per oltre 517 mila nuovi contratti. Nonostante la variazione negativa registrata nei primi nove mesi dell’anno sul totale generale, si osserva, dai dati del solo mese di settembre, un’inversione di tendenza con una crescita rispettivamente nel numero dei contratti e nel loro valore del +17,3% e +1,5%.
Il comparto Strumentale conferma la sua crescita con un +4,8% nel numero delle nuove stipule e un +3,7% nel valore finanziato, in particolare si osserva la ripresa dello strumentale finanziario (+2,3% in numero e +1,5% in valore); buona la performance del leasing operativo che segna un incremento del +6,9% nel numero e +13,6% in valore.
Risultano in diminuzione il leasing Immobiliare (-11,1% in numero e -10,4% in valore), il comparto dell’Aeronavale e ferroviario (+20,4% in numero e -18,2% in valore) e il comparto delle Energie Rinnovabili con una contrazione del -34,2% e -35,0% rispettivamente nel numero e nel valore delle stipule.
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In Puglia parte il Minibond per le piccole e medie imprese
Dal 10 settembre 2019 è operativo per le piccole e medie imprese che intendono investire in Puglia lo strumento innovativo dei minibond che favorisce la crescita delle imprese attraverso l’ingresso nel mercato dei capitali.
Il nuovo strumento, voluto dalla Regione Puglia e realizzato dalla società regionale in house Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit, affianca il tradizionale canale bancario con garanzie pubbliche per 25 milioni di euro sviluppando 100 milioni di investimenti.
Saranno finanziate le piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Puglia e non quotate in borsa. I singoli minibond dovranno essere compresi tra 2 e 10 milioni di euro e permetteranno di sostenere investimenti materiali e immateriali e spese in capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.
L’emissione dei minibond è possibile grazie a risorse finanziarie rese disponibili dalla Regione Puglia, attraverso Puglia Sviluppo, gestore degli strumenti finanziari per le imprese, e da investitori istituzionali e professionali che intendono sostenere il progetto.
Il portafoglio di minibond, realizzato da UniCredit in qualità di arranger (l’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di minibond) è costituito da un insieme di prestiti obbligazionari di nuova emissione, aventi una durata massima di 7 anni.
L’impresa interessata ad accedere ai minibond presenta la domanda di candidatura a Puglia Sviluppo che controlla i requisiti, il piano di investimento, svolge altre verifiche e, se l’esito è positivo, lo comunica all’Arranger, cioè all’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di minibond.
UniCredit in collaborazione con l’investitore principale realizza l’analisi di merito sia sull’impresa che sull’investimento e, in seguito, definisce il portafoglio complessivo delle aziende idonee, per un importo totale di 100 milioni di euro.
L’Arranger crea dunque la Società veicolo (Spv) che sottoscrive i minibond e, dopo averli cartolarizzati, li cede agli investitori istituzionali e professionali che li acquistano. Le aziende dunque ricevono dai 2 ai 10 milioni di euro a seconda dell’importo del minibond e possono investire in beni materiali o immateriali, ma anche ottenere sostegno per il capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.
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Contratto istituzionale di sviluppo Foggia: via libera al primo gruppo di 43 progetti
Ieri il Tavolo istituzionale permanente, istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera al primo gruppo di 43 progetti immediatamente realizzabili del Cis per la Capitanata, avviati con i 280 milioni di euro già deliberati dal Cipe e che attiveranno investimenti per 534 milioni di euro.
Il contratto istituzionale di sviluppo di Foggia (denominato anche CIS Capitanata) punta a valorizzare le eccellenze culturali, naturalistiche, artigianali e produttive per mettere meglio a frutto le potenzialità del territorio e le sue capacità attrattive.
Le attività propedeutiche alla definizione del contratto istituzionale di sviluppo sono affidate a Invitalia.
Tutti i progetti CIS Capitanata
Ordona – Realizzazione del parco archeologico di Herdonia € 1.000.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale SP 141 Delle Saline, ex SS 159, II Lotto € 9.000.000,00
Manfredonia – Recupero e consolidamento fabbriche ex convento San Francesco, 2 Stralcio (Completamento strutturale, adeguamento barriere architettoniche, arredi e attrezzature) € 673.913,00
Leonardo – Ampliamento/potenziamento capacità produttiva e R&S” dello Stabilimento Leonardo – Divisione Aerostrutture di Foggia € 75.336.500,00
Fondazione Padre Pio – Polo di riabilitazione tecnologica e robotizzata (Turismo sanitario religioso) € 20.000.000,00
Celle di San Vito – Parco Laboratorio dell’immaginario € 250.000,00
Lucera – POLO MUSEALE STUPOR MUNDI 1° STRALCIO: Progetto di restauro e risanamento conservativo del palatium della fortezza svevo-angioina finalizzato alla sua tutela e conservazione € 1.240.053,96
Casa Sollievo della Sofferenza – Realizzazione piattaforma biotech in ottica industria 4.0 € 36.000.000,00
Cagnano Varano – Valorizzazione della laguna di Varano: bonifica dei fondali e rinaturalizzazione delle sorgenti del Lago di Varano € 750.000,00
San Giovanni Rotondo – Lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della circumvallazione sud, tratto compreso tra la rotatoria di via foggia e la rotatoria di via san marco € 3.800.000,00
Manfredonia – Parcheggio pubblico a servizio del Parco Archeologico e della Basilica di Siponto € 1.189.473,35
Snam S.p.A. – Progetto di potenziamento dei collegamenti con le Isole Tremiti € 26.000.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale SP 28 Pedegarganica – tratto incrocio con la SS272 e la strada provinciale 45 bis € 26.405.000,00
Ordona – Realizzazione di un parcheggio comunale connesso agli scavi di Herdonia ed al museo € 484.776,30
Consorzio di Bonifica Montana del Gargano – Realizzazione di un Acquedotto Rurale a servizio delle comunità agricole presenti sul territorio montano di Monte Sant’Angelo € 6.002.951,42
Foggia – Rifunzionalizzazione e messa norma Mercato ortofrutticolo € 2.150.000,00
Lucera – POLO MUSEALE STUPOR MUNDI 2° STRALCIO: Progetto per la valorizzazione del palatium della fortezza svevo-angioina tramite interventi a destinazione culturale educativa e museale volti a promuovere la fruizione e l’uso del monumento quale centro polifunzionale per finalità turistiche € 1.645.857,89
Foggia – Rifunzionalizzazione e ristrutturazione Palazzo D’Avalois ed attività di divulgazione € 6.400.000,00
Monte Sant’Angelo – Realizzazione strada Panoramica Nord € 9.609.697,40
Consorzio ASI – Agglomerato industriale Incoronata di Foggia – Interventi di adeguamento funzionale del depuratore a servizio della zona industriale Incoronata € 8.590.925,00
Cagnano Varano – Valorizzazione della laguna di Varano: ripristino e ammodernamento SP 42 € 1.500.000,00
Carapelle – Lavori di completamento collettivo fognario reflui civili a servizio dell’intera area P.I.P. € 476.000,00
San Giovanni Rotondo – Lavori di prolungamento della circumvallazione sud, tratto compreso tra incrocio via Foggia – innesto con SS 272 per Monte Sant’Angelo, e realizzazione di due rotatorie € 665.000,00
Isole Tremiti – Interventi macro area n.1 “Area Portuale” Collegamento via mare: implementazione del servizio marittimo nei mesi non estivi € 400.000,00
Provincia Foggia – Sistema dei Musei (Museo della storia e della Tecnologia Agricolo Industriale _ Istituto Tecnico industriale Altamura Da Vinci) € 1.000.000,00
Provincia Foggia – Sito archeologico di Faragola nel Comune di Ascoli Satriano € 3.000.000,00
Cagnano Varano – Valorizzazione del compendio immobiliare “Ex Stazione Idrovolanti” di San Nicola Imbuti n.d.
Ordona – Realizzazione urbanizzazioni in zona PIP – Piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi € 816.878,00
Stornarella – Sistemazione e miglioramento della viabilità esterna rurale € 383.488,93
San Giovanni Rotondo – Intervento di riqualificazione della direttrice centro storico / area santuario € 5.000.000,00
Manfredonia – Slow tourism – tra le Salicornie: progetto di conservazione, ripristino e miglioramento di alcune zone umide minori situate lungo la fascia costiera ricadente nei comuni di Manfredonia e Zapponeta € 537.845,00
Foggia – Realizzazione Polo Museale Giordaniano € 7.000.000,00
Volturara Appula – Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico € 5.000.000,00
Foggia – Potenziamento e diversificazione della produzione agroalimentare di Masseria Giardino e complementari percorsi di integrazione abitativa, sociale e culturale € 20.732.685,98
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Completamento sistemazione funzionale della SP 77 Rivolese ex SS545 € 30.000.000,00
San Marco in Lamis – Le Vetrine del Gargano: opere di urbanizzazione primaria e secondaria necessarie per l’insediamento delle attività artigianali locali € 2.600.000,00
Mattinata – Interventi di sviluppo, riqualificazione e ampliamento dell’area portuale € 10.400.000,00
Provincia Foggia – Viabilità a servizio del distretto turistico del Gargano: Sistemazione funzionale della SP 53 Mattinata – Vieste € 47.000.000,00
Isole Tremiti – V. Interventi macro area n. 2 “Infrastrutture di collegamento tra le varie macro aree”: San Domino € 1.168.318,12
Celle di San Vito – L’isola che non c’è – € 175.000,00
Progetti immediatamente realizzabili a valere su altri fondi
Volturara Appula – Completamento SS Fortorina (innesto alla SS 17 Variante di Volturara Appula) 4° stralcio 5° Lotto funzionale Contratto di Programma ANAS € 40.389.846,12
Foggia – Sistema di trasporto Rapido di Massa Elettrico della Città di Foggia Bus Rapid Transit Piano Operativo FSC Infrastrutture 2014 – 2020 (Del CIPE 56/16) € 74.480.000,00
Confindustria – Piattaforma Logistico Ferroviaria integrata retroportuale Incoronata – Foggia Patto per la Puglia – € 45.000.000,00
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LEASING E NOLEGGIO – Gli ultimi dati sul comparto e andamento del settore.
È stato pubblicato “TO LEASE 2019” il rapporto annuale di Assilea sui dati di leasing e noleggio 2018-19.
- AUMENTA IL PESO DEL LEASING IN ITALIA ED EUROPA
Nel 2018 la dinamica positiva ha interessato tutti i principali comparti portando ad una crescita del peso del leasing sull’economia e sui finanziamenti a medio-lungo termine delle imprese. Il canale dei fornitori (soprattutto nel leasing auto e strumentale) e quello bancario (negli altri) si confermano i canali di vendita prevalenti. A fronte di una diminuzione del numero assoluto di agenti e mediatori, crescono comunque i volumi di leasing da questi intermediati, a conferma di una maggiore efficienza raggiunta da questo canale, soprattutto in specifici segmenti, quali il leasing nautico ed energy.
- GLI UTILIZZATORI
Il mercato italiano del leasing e del noleggio risulta essere molto variegato; negli anni si è sempre più prestata maggiore attenzione a modelli di business basati sulla componente dei servizi, come nei settori del leasing operativo e noleggio a lungo termine e questo ha portato anche ad una ricomposizione dell’offerta sulla base della natura, bancaria e non, degli operatori. Per il 2018 si osserva una crescita diffusa dello stipulato leasing in quasi tutti i settori economici della clientela a differenza dello scorso anno dove la crescita risultava concentrata nelle famiglie consumatrici. Per il 2018 tale settore registra invece una forte diminuzione sia del numero (-11%) che nel valore di contratti (-14%). In linea con l’anno precedente anche per il 2018 risulta in calo l’estero con una diminuzione del 26% del numero e del 16% del valore dei contratti.
La crescita ha caratterizzato tutti gli altri settori, nel dettaglio l’incremento più significativo in numero si presenta nel settore delle società finanziarie +32% mentre per valore dei contratti le amministrazioni pubbliche e le istituzioni senza scopo di lucro hanno registrato la dinamica migliore con un aumento rispettivamente del +30% e +27%. In controtendenza rispetto allo scorso anno risultano in crescita sia in numero che in valore anche le famiglie produttrici e gli artigiani. Rispetto allo stipulato leasing totale la quota maggiore resta appannaggio delle società non finanziarie che pesano per l’83,1% con un incremento rispetto allo scorso anno pari a 0,8 p.p.. La “fetta” che ha registrato la diminuzione più significativa è stata quella delle famiglie consumatrici che è scesa al 5,6% con un calo di 1,3 p.p. mentre il resto dello stipulato si è ripartito secondo percentuali in linea rispetto allo scorso anno con un leggero aumento del peso delle famiglie produttrici e degli artigiani che sono aumentati rispettivamente di 0,2 p.p. e 0,3 p.p. Rimane al di sotto dell’1% l’importanza della clientela appartenente alle società finanziarie, istituzioni senza scopo di lucro, amministrazioni ed estera.
La distribuzione dello stipulato tra i principali settori di attività economica della clientela leasing non mostra variazioni significative delle quote ed evidenzia, in linea con lo scorso anno, il peso prevalente delle attività manifatturiere (33,7%) seppure con una diminuzione nel 2018 di 2,6 p.p. e una contrazione degli investimenti superiore a 50 milioni di euro. Risulta in aumento rispetto al 2017 la quota sia del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che raggiunge il 14,2%, sia quella delle attività di trasporto e magazzinaggio (14,7%). Queste ultime registrano un aumento degli investimenti di oltre 200 milioni di euro, in linea con gli incentivi di cui alla Nuova Sabatini ordinaria e Superammortamento che per il 2018 hanno consentito la ripresa degli investimenti e del leasing soprattutto verso il settore del trasporto merci. Si evidenzia un ulteriore incremento anche per le attività professionali, scientifiche e tecniche che aumentano di oltre 150 milioni di euro, e per i servizi di informazione e comunicazione, con una crescita del 38%.
- DINAMICHE REGIONALI
Nel 2018 il leasing ha supportato la crescita più accelerata degli investimenti al Sud, con una dinamica dello stipulato a due cifre. Nel Nord Ovest si è osservata una crescita particolarmente importante nel Piemonte. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si confermano al primo posto per stipulato sia sul totale che nei principali comparti del leasing. Alto il peso di Lazio, Campania e Toscana nel comparto delle rinnovabili. Il 38% del leasing a imprese manifatturiere si concentra nel Nord Ovest. In Trentino Alto Adige ed in Campania il leasing ha rivolto importanti finanziamenti al settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche.
- LEASING STRUMENTALE – FINANZIARIO E OPERATIVO –
È proseguita anche nel 2018 la crescita del leasing di beni strumentali. La dinamica è stata positiva sia per il prodotto del leasing finanziario che per quello del leasing operativo (privo di opzione finale d’acquisto). Migliore la performance degli operatori esteri, la cui quota di mercato ha superato quella degli operatori italiani. Migliori anche le performance delle società di natura non bancaria (commerciali) nello specifico segmento del leasing operativo. Mentre i beni del comparto ICT si confermano al primo posto per numero di contratti stipulati, oltre il 15% dei volumi di leasing strumentale dell’anno ha riguardato i macchinari per l’edilizia.
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