Il settore immobiliare alberghiero nel 2023
Nonostante un calo del fatturato a 3 miliardi di euro (3,5 miliardi il dato precedente) e una leggera contrazione degli investimenti complessivi, passati da 1,7 miliardi nel 2022 a 1,4 miliardi nel 2023 (-17%), il settore immobiliare alberghiero italiano ha mostrato una buona dinamica, con un discreto numero di transazioni nella prima parte dell’anno e un tasso di occupazione delle camere di oltre il 60%, superiore alla performance del 2019. Positive le prospettive future, con previsioni di crescita soprattutto qualitativa delle nuove strutture, seppur contenuta a livello quantitativo, e un incremento del fatturato del 13,5% atteso per il 2024. È quanto emerso dal Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero presentato a Milano nel corso della sesta edizione di Hospitality Forum, organizzato da Castello SGR e Scenari Immobiliari.
A spingere gli investimenti sono stati soprattutto investitori italiani (family office, operatori alberghieri e private equity), con un’incidenza di circa il 54% sul totale; altro elemento di novità il crescente interesse per la categoria dei Resort, che ha rappresentato circa il 40% delle operazioni.
A livello globale gli investimenti alberghieri registrano numeri migliori rispetto alle altre asset class, nonostante una riduzione del 35% degli investimenti, di poco superiori a 47 miliardi di euro. L’Europa conferma il trend positivo degli ultimi anni con una crescita dell’8,5% degli investimenti, prossimi ai 16 miliardi di euro, e stime al rialzo anche per il 2024.
Il settore si conferma solido e con ulteriori margini di crescita anche nel contesto italiano, dove il comparto beneficia di un notevole patrimonio paesaggistico e culturale che suscita l’interesse di turisti da ogni parte del mondo; occorre tuttavia innovare il patrimonio immobiliare al fine di attrarre maggiormente segmenti di clientela con elevata capacità di spesa e favorire la penetrazione sul mercato delle grandi catene alberghiere che rappresentano oggi soltanto una minima percentuale delle strutture turistico-ricettive presenti in Italia.
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Il mercato delle fusioni e acquisizioni nel manifatturiero italiano
Nel 2023, le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) nel settore manifatturiero italiano hanno subito una flessione, ma si prevede una ripresa nel corso del 2024 trainata dalla diminuzione dell’inflazione e dei tassi di interesse e sostenuta dai fondi di private equity. A livello globale, il volume delle operazioni di M&A è calato del 3% con un drastico crollo dei megadeal, ma l’Italia ha mantenuto una posizione relativamente stabile. Le operazioni completate sono diminuite del 3% in Italia, meno rispetto alla media globale.
Alcuni nostri studi evidenziano che i fondi di private equity hanno incrementato la loro presenza nel mercato italiano, rappresentando il 45% delle operazioni di M&A nel 2023. Nel corso del 2024, si prevede una ripresa nella seconda metà dell’anno, con un focus su opportunità di value creation e su settori dinamici legati alla transizione energetica e all’evoluzione tecnologica.
Le operazioni di mid-market saranno fondamentali per accrescere il capitale tecnologico e umano, mentre i deal di grandi dimensioni potrebbero beneficiare della riduzione dei tassi e del miglioramento della fiducia degli investitori. Inoltre, l’innovazione tecnologica, inclusi intelligenza artificiale, robotica e stampa 3D, sarà cruciale per la trasformazione del settore manifatturiero italiano.
Le imprese dovranno concentrarsi su revisioni strategiche del portafoglio, rafforzando il core business e dismettendo asset non allineati con la strategia aziendale. Le tematiche ESG diventeranno sempre più rilevanti nelle strategie aziendali, influenzando mercati, clienti e investitori.
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FRI-TUR: dal 01 luglio agevolazioni per il sistema turistico
FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è l’incentivo nato con la finalità di potenziare le strutture ricettive e migliorare i servizi di ospitalità, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia.
La dotazione finanziaria è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per questa misura.
Si rivolge a investimenti compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, inerenti interventi di:
- riqualificazione energetica
- riqualificazione antisismica
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- digitalizzazione
- acquisto o rinnovo di arredi
- spese per prestazioni professionali
Sono previste due forme di incentivo:
- contributo diretto alla spesa: nella misura massima del 35% dei costi e delle spese ammissibili, in base alla dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento
- finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata.
I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea con particolare riferimento all’applicazione del principio DNSH previsto dal Regolamento UE 2020/852 art. 17.
Le richieste di agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 alle ore 12:00 del 31 luglio 2024, accedendo all’area riservata del sito Invitalia con identità digitale (SPID, CNS, CIE) e verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.
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INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN: DECRETO ONLINE, DOMANDE DAL 27 GIUGNO
Emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il decreto che disciplina le modalità di accesso ai contratti di sviluppo “Net Zero, rinnovabili e batterie” per oltre 1,7 miliardi di euro derivanti dai fondi Pnrr per agevolare la transizione energetica. Di questi, almeno 308,6 milioni di euro sono destinati a programmi di sviluppo concernenti le tecnologie fotovoltaiche ed eoliche, e non meno di 205,1 milioni di euro per le batterie.
Le risorse a disposizione, a valere sul Pnrr, sono circa 1,739 miliardi di euro di cui almeno il 40% destinate a progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I programmi, nello specifico, dovranno avere ad oggetto la realizzazione di progetti di sviluppo industriale o di sviluppo per la tutela ambientale ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati alla produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), nonché programmi di sviluppo per la produzione di componenti chiave e il recupero delle materie prime critiche specificate nel decreto.
Le imprese potranno presentare istanza allo sportello Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del ministero, a partire dalle ore 12.00 del 27 giugno. La piattaforma sarà aperta sia a nuove domande di Contratto di sviluppo sia a domande già presentate all’Agenzia, il cui iter agevolativo risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie. In quest’ultimo caso le istanze dovranno contenere gli elementi necessari a consentire l’accertamento del possesso di tutti i requisiti previsti dal decreto.
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ZES UNICA: DAL 12 GIUGNO LE DOMANDE
Al via le domande di accesso al credito di imposta per investimenti nella ZES unica; disponibile online il modello di comunicazione.
È stato pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate il modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, di cui all’art. 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, la quale ricomprende i territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché le zone assistite della regione Abruzzo individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Dal 12 giugno al 12 luglio 2024, i soggetti interessati ad accedere al credito d’imposta potranno comunicare all’Agenzia delle entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e che prevedono di sostenere entro il 15 novembre 2024, relative ad investimenti in beni strumentali (acquisto o locazione finanziaria) destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) N. 651/2014.
Il singolo progetto di investimento deve avere un costo complessivo non inferiore a 200.000 euro ed è agevolabile fino al limite massimo di 100 milioni di euro del costo complessivo. L’intensità dell’agevolazione è determinata in relazione alla regione e alla dimensione dell’impresa, ed è commisurata all’entità delle spese ammissibili.
Possono accedere all’agevolazione tutte le imprese già operative o che si insediano nella ZES unica, ad esclusione di quelle che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Sono inoltre escluse le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento nonché le imprese in difficoltà, come definite all’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n.651/2014. Le imprese beneficiarie dovranno mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento del relativo investimento, pena la decadenza dal beneficio.
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MiniPIA Regione Puglia: pubblicato il bando per gli investimenti in innovazione ed efficientamento delle PMI
Con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 12 dell’ 8 febbraio 2024 debuttano i MINIPIA , Pacchetti Integrati di Agevolazione, a valere sul Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027, rivolto a micro e piccole imprese, incluse le piccole imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché ai liberi professionisti.
Il bando offre un’opportunità significativa per le imprese, ubicate nel territorio della Regione Puglia, che operano in diversi settori, stimolando investimenti in innovazione tecnologica, digitalizzazione, transizione energetica ed ambientale e sviluppo delle competenze.
PROGETTI AMMISSIBILI
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili è compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo di 5 milioni di euro. La forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto.
Per il bando “Pacchetti Integrati di Agevolazione (MiniPIA)” destinato alle micro e piccole imprese, le spese agevolabili presentano specifici criteri e limiti finanziari, delineando chiaramente l’entità degli investimenti ammissibili:
- Programmi di investimento: devono avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 30.000 euro e 5 milioni di euro.
- Investimenti produttivi: le spese ammissibili per investimenti produttivi non devono superare il 90% del progetto integrato.
- Innovazione dei processi e dell’organizzazione: gli investimenti in questa categoria non possono eccedere 1 milione di euro.
- Innovazione a favore delle PMI: anche per questa categoria, gli investimenti non possono superare 1 milione di euro.
- Formazione: gli investimenti destinati alla formazione non possono eccedere 500.000 euro.
- Tutela dell’ambiente: gli investimenti in questa area non possono superare i 3 milioni di euro.
- Servizi di consulenza e internazionalizzazione: le spese in queste categorie non possono superare i 500.000 euro, come anche le spese per la partecipazione alle fiere.
Anche in questa edizione dello strumento è confermato il coinvolgimento del sistema bancario che potrà garantire le risorse finanziarie necessarie a sostenere i programmi di sviluppo anche delle imprese di minore dimensione e favorire anche per queste realtà un miglior posizionamento a livello nazionale e internazionale. Per consentire un miglior accesso al credito, anche in questa edizione dell’avviso è prevista la possibilità di utilizzare forme di garanzia diretta o di portafoglio in modo da ampliare la platea dei potenziali beneficiari
Le domande potranno essere presentate a partire dal 29 febbraio 2024 con procedura online disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/.
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LE FONTI LIBRO D’ORO 50 EDIZIONE 2023 – 2024
Investimenti & Finanza Merchant tra le 50 Eccellenze della V edizione della TOP 50 Libro d’Oro di LE FONTI nella categoria Banking & Finance
Siamo entusiasti di condividere (a pag. 98 ) l’articolo su “LE FONTI TOP 50 2023 – 2024 Edizione V” che evidenzia la crescita e il consolidamento di Investimenti & Finanza Merchant, nel settore Banking & Finance , con la seguente motivazione “Per distinguersi come eccellenza nel settore della finanza straordinaria d’impresa, per l’assistenza efficace e il management qualificato” .
Un ringraziamento speciale al direttore Giuseppe Ursi.
ll Libro d’Oro TOP 50 di Le Fonti celebra l’eccezionalità di personalità legali, professionali ed imprenditoriali che si sono distinte nell’affrontare sfide e progetti, raggiungendo traguardi significativi. Personaggi che si sono contraddistinti per la rilevanza delle operazioni e dei casi gestiti, nonché per l’implementazione di progetti ambiziosi.
Nella pratica del loro mestiere, essi hanno prioritariamente considerato il benessere dei propri clienti e della società che hanno contribuito a fondare o guidare.
: https://www.lefonti.legal/…/Libro-dOro-TOP-50_V…



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LEGGE DI BILANCIO 2024: NOVITA’ PER LE IMPRESE
Nuovi fondi per Sabatini, politiche industriali, minori e imprese creative
Entrata in vigore il primo gennaio la Legge di Bilancio 2024 prevede uno stanziamento di circa 24 miliardi di euro per la concessione di incentivi per lavoro, imprese e famiglie.
Fra le misure a sostegno delle imprese le principali riguardano:
Credito d’imposta ZES Unica
- Il comma 249 interviene sul nuovo credito d’imposta “ZES UNICA” specificandone il tetto di spesa autorizzato: 1.800 milioni di euro per l’anno 2024. Il suddetto credito viene riconosciuto per l’acquisto e il leasing di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o da realizzare nella cosiddetta “Zona Unica”, quest’ultima comprende Campania, Puglia, Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata, Sardegna e Abbruzzo.
Nuova Sabatini
- Rifinanziamento per la Nuova Sabatini (misura a sostegno agli investimenti in beni strumentali per micro, piccole e medie imprese) per un totale di 100 milioni di euro.
Contratti di sviluppo
Si tratta di sostegni riconosciuti da Invitalia ai grandi progetti di investimenti industriali, turistici, commerciali ed ambientali per una spesa di:
- 190 milioni di euro per l’anno 2024;
- 310 milioni di euro per l’anno 2025;
- 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030.
Credito d’imposta per attività di trasporto merci
- Stanziamento di 20 milioni di euro per il credito d’imposta in favore delle imprese che effettuano attività di trasporto merci con veicoli pari o superiori alle 7,5 tonnellate;
Fondo per la crescita sostenibile
- Viene incrementata la dotazione del “Fondo per la crescita sostenibile” di 100 milioni di euro per l’anno 2024 e di 220 milioni di euro per l’anno 2025.
Contributi alle imprese dei settori dell‘informazione e dell’editoria
- Il fondo è destinato a incentivare, negli anni 2024 e 2025, gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, all’ingresso di giovani e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione.
Garanzie SACE
- La nuova Legge di Bilancio prevede inoltre che la SACE S.p.A. possa rilasciare fino al 31 dicembre 2029, garanzie a condizioni di mercato, legate a investimenti infrastrutturali e dell’industria (processi di transizione energetica ed economia circolare, mobilità sostenibile, innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese).
Assunzioni agevolate
- Per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (anno 2024 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare), sono previsti nuovi incentivi per le nuove assunzioni effettuate da titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, autonomi esercenti arti e professioni. In particolare, si tratta di un aumento fino al 20% del costo del lavoro dei nuovi assunti ammesso in deduzione (dunque, al 120%), che sale al 30% per chi assume soggetti particolarmente svantaggiati (deduzione del 130%).
(La misura è importante, perché assorbe le precedenti agevolazioni per chi assumeva giovani e donne).
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Le Fonti Awards ITALY 2023 incoronano le migliori realtà
Investimenti & Finanza Merchant tra i vincitori nella categoria
Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Servizi di Finanza Straordinaria
Il prestigioso riconoscimento torna a premiare le imprese, le boutique legali, professionali e gli studi che si sono distinti grazie alla specializzazione, all’innovazione e alla leadership.


Si è svolta giovedì 30 novembre nella splendida cornice di Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, l’ edizione autunnale dei Le Fonti Awards Italy. L’esclusivo riconoscimento ha visto salire sul palco a ritirare il premio gli studi legali, i professionisti e le imprese che nell’ultimo anno si sono distinti per gli alti livelli di eccellenza, la leadership, l’innovazione e la competitività, valutati dal prestigioso Comitato Scientifico composto da esperti nel settore accademico, finanziario, imprenditoriale e nel campo legale.
Investimenti & Finanza Merchant vincitrice per il terzo anno consecutivo nella categoria “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Servizi di Finanza Straordinaria” con la seguente motivazione:
“Per distinguersi con eccellenza nel settore della Finanza Straordinaria d’impresa , per l’assistenza efficace, l’altissima specializzazione e il management qualificato”.
Le parole di ringraziamento del direttore generale Giuseppe Ursi:
” Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo ulteriore successo e che continuano a essere parte del nostro percorso professionale”.
La premiazione è stata condotta da Manuela Donghi, Head of Summit TV e Valentina Buzzi, anchor di Le Fonti TV, l’emittente punto di riferimento nel panorama dell’informazione finanziaria, economica e giuridica che vanta una community fidelizzata di oltre 10,5 milioni di persone in oltre 125 paesi.
I Le Fonti Awards sono un momento di premiazione ma anche di approfondimento, confronto e dibattito: numerosi sono i momenti televisivi che vedono coinvolti top lawyers e Ceo, pronti ad affrontare temi di attualità legati a innovazione, tecnologia, leadership ed evoluzione normativa.
Le Fonti Awards® Italy fa parte dei premi internazionali Le Fonti Awards® che godono di visibilità istituzionale a livello nazionale e di una importante esposizione mediatica a livello globale presso la comunitá degli investitori, in tutte le cittá dove il Premio è presente: New York, Hong Kong, Dubai, Singapore, Londra e molti altri centri finanziari globali.


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FONDO PER LA TRANSIZIONE INDUSTRIALE
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito le modalità e i termini di apertura e chiusura dello sportello denominato “fondo per il sostegno alla transizione industriale“.
Sarà finalmente operativo dal 10 ottobre 2023 il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, istituito con la Legge di Bilancio 2022 e con una dotazione di 300 milioni di euro. Quest’ultimo ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.
E ‘rivolto alle imprese di qualsiasi dimensione, che operano sull’intero territorio nazionale e prevalentemente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C delle classificazioni delle attività economiche ATECO 2007. Va specificato che il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore (ossia quelle inserite nell’elenco della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali).
Le imprese che intendono accedere al Fondo devono presentare dei programmi di investimento che abbiano come obbiettivi:
- una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo di produzione oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. Sono altresì ammesse spese accessorie, nel limite del 40%, per l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER;
- un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.
Per gli investimenti relativi alle suddette misure di efficientamento energetico, le agevolazioni saranno concesse nella misura del 40%, ma saranno previste delle maggiorazioni:
- 20% piccole imprese
- 10% medie imprese
- 15% per investimenti effettuati nelle “zone a”
- 5% per investimenti effettuati nelle “zone c”
Saranno ammissibili le spese relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, suolo aziendale e annesse sistemazioni, opere murarie e simili, impianti ed attrezzature nuove, programmi informatici, brevetti e licenze. Tra le spese ammissibili potranno rientrare anche quelle per la formazione del personale, nella misura del 10% purché strettamente funzionali al progetto.
Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo a fondo perduto alle condizioni e nei limiti previsti dal Regolamento GBER e saranno diverse a seconda della tipologia di progetto di investimento realizzato.
Le agevolazioni saranno ammesse fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
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